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La Polizia di Stato sequestra strumenti adibiti all'attività di tatuatore.......denunciate due persone per attività abusiva.

In data 12 marzo 2025, personale della Squadra Amministrativa e di sicurezza della Divisione Pas della Questura di Ancona, nell'ambito …

La Polizia di Stato sequestra strumenti adibiti all'attività di tatuatore.......denunciate due persone per attività abusiva.

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In data 12 marzo 2025, personale della Squadra Amministrativa e di sicurezza della Divisione Pas della Questura di Ancona, nell'ambito di attività di indagine delegata, eseguiva perquisizione domiciliare, giusto provvedimento ex alt. 247 e ss. c.p.p. emesso dalla Procura della Repubblica di Ancona, per il reato di cui all'art. 348 CP., a carico di un cittadino extracomunitario di 37 anni, con precedenti penali, che effettuava l'attività di tatuatore presso la sua abitazione senza alcuna autorizzazione amministrativa e che, nell'ambito di tale attività abusiva, aveva anche pubblicizzato su alcuni social l'utilizzo di un laser per rimuovere i tatuaggi già impressi, effettuando in tal modo illecitamente trattamenti sanitari tipici e riservati alla professione medica L'attività investigativa era stata avviata a seguito dell'esposto, presentato nel dicembre 2024 presso la Divisione Pas, dalla madre di una ragazza minorenne che aveva denunciato come la propria figlia, senza il suo consenso, si era fatta tatuare dalla persona destinataria del decreto di perquisizione, un vistoso tatuaggio sul braccio. Nella circostanza l'attività delegata dalla Procura della Repubblica di Ancona permetteva di sequestrare l'apparecchiatura laser per rimuovere i tatuaggi nonché una serie di attrezzi e strumenti accessori a tale attività e di deferire all'Autorità Giudiziaria l'uomo e la propria compagna, che lo coadiuvava di fatto in tale attività. Nel corso dell'attività di Polizia giudiziaria, il personale della Squadra Amministrativa, coadiuvato da quello dell'AST Ancona e del Gruppo della Guardia di Finanza dorica, procedeva altresì al sequestro di tutti quegli strumenti adibiti all'attività di tatuatore perché, dagli accertamenti effettuati, il denunciato non aveva alcuna autorizzazione né alcuna certificazione sanitaria. Venivano rinvenuti inoltre quattrocento aghi da tatuatore utilizzati e dunque sporchi di sangue e materiale biologico che dovevano essere smaltiti secondo speciale procedura certificata e che invece verosimilmente sarebbero stati dismessi in modo irregolare e pericoloso. Le due persone, oltre al rilievo penale, venivano pertanto sanzionate amministrativamente per una somma complessiva dj euro 15.000 per le violazioni della legge regionale 38 del 2013 e del decreto legislativo 152/2006.
Si rappresenta che, per il principio della presunzione di innocenza, la colpevolezza delle persone sottoposte ad indagine in relazione alla vicenda sarà definitivamente accertata solo ove intervenga sentenza irrevocabile di condanna.

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