Lavoratori Coime occupano Palazzo Palagonia a Palermo
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I lavoratori del Coime (Consorzio per la gestione dei rifiuti urbani) di Palermo hanno occupato Palazzo Palagonia, sede del Comune, per protestare contro il mancato pagamento degli stipendi e le precarie condizioni di lavoro.
La protesta, iniziata stamattina, ha visto la partecipazione di decine di dipendenti, che hanno bloccato l'accesso al palazzo e srotolato striscioni con scritte di denuncia. I lavoratori lamentano ritardi nei pagamenti che si protraggono da mesi, creando serie difficoltà economiche per le famiglie. L'occupazione è stata decisa dopo l'ennesimo tentativo fallito di trovare una soluzione con l'amministrazione comunale.
'Non possiamo più aspettare', ha dichiarato uno dei rappresentanti sindacali, 'Le nostre famiglie non possono più sopportare questa situazione di incertezza. Chiediamo un intervento immediato da parte del Comune per risolvere il problema dei pagamenti arretrati e per garantire maggiore sicurezza e regolarità nei nostri contratti di lavoro'.
La situazione è tesa e sul posto sono intervenute le forze dell'ordine per monitorare la situazione e garantire l'ordine pubblico. Il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando, ha promesso un incontro con i rappresentanti dei lavoratori nel pomeriggio per cercare di trovare una soluzione alla vertenza. I dipendenti del Coime, intanto, mantengono l'occupazione di Palazzo Palagonia, ribadendo la loro determinazione a non arrendersi fino a quando non saranno soddisfatte le loro richieste.
La protesta dei lavoratori del Coime evidenzia le difficoltà del settore dei rifiuti urbani a Palermo e le criticità legate alla gestione dei contratti e dei pagamenti. L'episodio solleva interrogativi sulla trasparenza e l'efficienza della gestione amministrativa del Comune e accende i riflettori su un problema che coinvolge molti lavoratori e le loro famiglie.
La situazione resta in evoluzione e attendiamo ulteriori sviluppi negli incontri previsti tra i lavoratori e l'amministrazione comunale.