Lavrov boccia incontro Russia-Ucraina in Vaticano: 'Irrealistico'
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Il Ministro degli Esteri russo, Sergey Lavrov, ha definito irrealistico un possibile incontro tra Russia e Ucraina in Vaticano. Le dichiarazioni di Lavrov seguono le recenti speculazioni sulla possibilità che la Santa Sede potesse ospitare colloqui di pace tra le due nazioni in conflitto. Il diplomatico russo ha sottolineato la necessità di una preparazione adeguata e di un approccio più strutturato prima di considerare qualsiasi tipo di incontro, evidenziando la mancanza di fiducia reciproca tra le parti. Lavrov ha affermato che qualsiasi tentativo di mediazione dovrebbe tenere conto delle condizioni imposte dalla Russia, mettendo in luce la complessità del conflitto e le profonde divergenze tra le posizioni di Mosca e Kiev.
Secondo Lavrov, la strada verso una soluzione pacifica richiede un approccio graduale che inizi con la risoluzione di questioni preliminari e la creazione di un clima di fiducia. Ha sottolineato l'importanza di considerare le preoccupazioni di sicurezza della Russia, evidenziando la necessità di un dialogo costruttivo basato sul rispetto del diritto internazionale e sulla sovranità nazionale di tutte le parti coinvolte. Nonostante la sua valutazione pessimistica sulla fattibilità di un incontro immediato in Vaticano, Lavrov ha comunque affermato che la Russia è aperta al dialogo, ma solo a condizioni che ritenga accettabili e che rispettino i suoi interessi strategici.
La posizione di Lavrov getta ulteriore ombra sulle prospettive di un rapido cessate il fuoco e di una soluzione negoziata al conflitto in Ucraina. Le dichiarazioni del Ministro degli Esteri russo sottolineano la profonda divisione tra le due parti e la difficoltà di trovare un terreno comune per avviare un processo di pace significativo. La prospettiva di un incontro in Vaticano, quindi, appare al momento remota, nonostante gli sforzi della Santa Sede per facilitare un dialogo costruttivo tra le parti in conflitto. La situazione rimane tesa e il futuro del conflitto rimane incerto, con la necessità di un impegno diplomatico serio e continuativo da parte della comunità internazionale per cercare una soluzione pacifica.