Cinema

L'ossessione di Di Leva: Nottefonda

Francesco Di Leva, attore e regista italiano, ha confessato di aver vissuto un'esperienza di ossessione durante la realizzazione del suo …

L'ossessione di Di Leva: Nottefonda

F

Francesco Di Leva, attore e regista italiano, ha confessato di aver vissuto un'esperienza di ossessione durante la realizzazione del suo ultimo film, "Nottefonda". In un'intervista rilasciata ieri, Di Leva ha descritto il processo creativo come "totalmente assorbente", rivelando come il progetto lo abbia profondamente segnato. Non si è trattato di una semplice dedizione al lavoro, ma di una vera e propria immersione nel mondo oscuro e inquietante che ha caratterizzato la genesi del film.

Di Leva ha spiegato come l'idea per "Nottefonda" sia nata da una suggestione ricorrente, un'immagine che lo tormentava e che ha cercato di tradurre in immagini cinematografiche. Questo processo ha richiesto anni di lavoro, durante i quali l'attore ha sacrificato gran parte della sua vita privata, isolandosi per potersi dedicare completamente al progetto. Il risultato è un film intenso, caratterizzato da un'atmosfera densa e claustrofobica, che sembra riflettere l'ossessione stessa del regista.

L'attore ha ammesso di aver attraversato momenti di forte stress e insonnia, spinto dalla necessità di dare forma alla sua visione. Il confine tra realtà e finzione si è progressivamente assottigliato, fino a confondersi. Di Leva ha spiegato di aver vissuto il film come un'estensione di sé stesso, un'esperienza che lo ha spinto ai suoi limiti, sia artistici che emotivi. "Nottefonda" non è solo un film, ma il risultato di una profonda e turbolenta esplorazione interiore.

Nonostante il peso emotivo dell'esperienza, Di Leva non si pente del suo percorso. Anzi, considera "Nottefonda" un'opera fondamentale per la sua crescita artistica e personale. Il film, che verrà presentato al prossimo festival di Venezia, si preannuncia come uno dei più attesi e controversi dell'anno. La critica ha già espresso grande interesse, incuriosita dalla storia di un'ossessione che ha dato vita a un'opera cinematografica così potente e suggestiva.

. . .