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Lotta per la successione a Malagò: scontro al Coni

La successione a Giovanni Malagò alla presidenza del Coni si preannuncia turbolenta. Malagò, in scadenza di mandato, ha espresso il …

Lotta per la successione a Malagò: scontro al Coni

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La successione a Giovanni Malagò alla presidenza del Coni si preannuncia turbolenta. Malagò, in scadenza di mandato, ha espresso il suo sostegno a Flavio Buonfiglio, presidente della Federazione Italiana Canoa Kayak. Questa scelta, però, ha innescato una forte reazione all'interno del Comitato Olimpico Nazionale Italiano.

Il presidente uscente, pur non avendo poteri diretti nella scelta del successore, gode di un'influenza considerevole all'interno del Coni. La sua preferenza per Buonfiglio, figura ritenuta da alcuni vicina all'establishment, ha suscitato malcontento tra diverse componenti del mondo sportivo italiano.

Franco Binaghi, esponente di spicco del panorama sportivo nazionale e figura molto rispettata, si è apertamente ribellato alla scelta di Malagò, esprimendo forti perplessità sulla candidatura di Buonfiglio. Binaghi, forte della sua esperienza e del suo peso politico all'interno del Coni, ha fatto intendere di non volersi arrendere facilmente e di volersi battere per una candidatura alternativa che possa garantire una maggiore rappresentatività e rinnovamento all'interno dell'organizzazione.

La situazione è ulteriormente complicata dalla presenza di altri potenziali candidati che potrebbero presentarsi alla presidenza del Coni. La corsa alla successione si prospetta dunque molto incerta e combattuta, con possibili alleanze e cambi di fronte all'orizzonte. Il clima di tensione all'interno del Coni è palpabile, con la prospettiva di una battaglia politica accesa che potrebbe tenere banco per le prossime settimane.

Le divisioni interne al Coni rischiano di compromettere l'immagine dell'organizzazione in un momento delicato per lo sport italiano. La scelta del nuovo presidente sarà cruciale per definire il futuro del Comitato Olimpico Nazionale Italiano e per garantire la sua stabilità e la sua efficacia nell'organizzare e promuovere lo sport italiano a livello nazionale e internazionale. La sfida ora è quella di trovare un candidato in grado di unire le diverse fazioni e di guidare il Coni verso una nuova era di successo e di rinnovamento. Il futuro del Coni, dunque, è appeso a un filo e il destino del movimento sportivo italiano è nelle mani dei suoi membri e dei suoi futuri leader.

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