Lulù Selassiè condannata: minacce di morte a Manuel Bortuzzo
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Il Tribunale di Roma ha emesso una sentenza di condanna a 1 anno e 8 mesi nei confronti di Lulù Selassiè per stalking e minacce di morte nei confronti del suo ex fidanzato, Manuel Bortuzzo. La notizia ha scosso il mondo dello spettacolo e dei social media, dove la vicenda tra i due ex protagonisti del Grande Fratello Vip è stata seguita con grande attenzione.
Secondo l'accusa, Lulù Selassiè avrebbe ripetutamente contattato e perseguitato Manuel Bortuzzo anche dopo la fine della loro relazione, arrivando a minacciarlo di morte con messaggi e chiamate. Il comportamento assillante e minaccioso sarebbe proseguito per un periodo significativo, causando un notevole disagio e sofferenza all'ex nuotatore. La difesa di Lulù Selassiè ha tentato di sminuire la gravità dei fatti, sostenendo che si trattasse di gesti impulsivi dettati dal dolore per la fine della relazione. Tuttavia, il giudice ha ritenuto sufficienti le prove a carico dell'influencer per emettere la condanna.
La sentenza rappresenta un precedente importante nel panorama giudiziario italiano in merito al fenomeno dello stalking, sempre più diffuso anche tra personaggi pubblici. La condanna di Lulù Selassiè serve come monito sulla gravità di questo tipo di reato e sottolinea l'importanza della tutela delle vittime di persecuzione e minacce. La vicenda ha acceso un dibattito pubblico sull'uso dei social media e sull'influenza che questi possono esercitare sulle dinamiche relazionali. La condanna, seppur non definitiva, potrebbe aprire la strada a un risarcimento danni in favore di Manuel Bortuzzo.
La vicenda, seguita dai media nazionali, ha suscitato una vasta gamma di reazioni da parte del pubblico. Mentre alcuni esprimono solidarietà a Manuel Bortuzzo, altri si interrogano sulla proporzionalità della pena inflitta a Lulù Selassiè. Il caso solleva interrogativi importanti sulla difesa delle vittime di stalking e sulla necessità di interventi efficaci per prevenire e contrastare questo tipo di reati. Rimane da vedere se la difesa presenterà appello contro la sentenza. La decisione del giudice rappresenta un punto fermo in questo intricato caso giudiziario, ma le sue implicazioni potrebbero ripercuotersi a lungo nel dibattito pubblico e legale sul tema dello stalking.