Spettacolo

Matilda De Angelis: 'La paura di oggi, l'assenza di ansia di ieri'

Matilda De Angelis, attrice di talento e crescente fama internazionale, si apre in un'intervista toccante, rivelando una prospettiva generazionale sulla …

Matilda De Angelis: 'La paura di oggi, l'assenza di ansia di ieri'

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Matilda De Angelis, attrice di talento e crescente fama internazionale, si apre in un'intervista toccante, rivelando una prospettiva generazionale sulla salute mentale. La frase che riassume il suo pensiero è forte e carica di significato: "Mia madre non sapeva cosa fosse l’ansia, noi viviamo nella paura". Questa affermazione getta luce su un contrasto generazionale significativo, evidenziando come la percezione e l'esperienza dell'ansia siano cambiate radicalmente nel tempo.

De Angelis descrive un mondo in cui la precarietà e l'incertezza sono diventate le norme, creando un terreno fertile per l'ansia e la paura. La competizione, la pressione sociale e la costante connessione digitale contribuiscono a un senso di insicurezza diffuso tra i giovani, un'eredità che si differenzia profondamente dall'esperienza delle generazioni precedenti.

L'attrice sottolinea come l'accesso alle informazioni, se da un lato può essere istruttivo, dall'altro possa alimentare l'ansia da prestazione e la paura del giudizio. Il confronto costante con gli altri, amplificato dai social media, contribuisce a creare un ambiente in cui la perfezione è un'illusione irraggiungibile, generando frustrazione e insoddisfazione. Questa realtà, secondo De Angelis, è una fonte di sofferenza per molti giovani.

Nonostante la descrizione di una situazione complessa e a volte drammatica, l'intervista non è priva di speranza. De Angelis incoraggia una maggiore consapevolezza e un approccio più umano alla salute mentale, suggerendo l'importanza di parlare apertamente di ansia e di cercare supporto quando necessario. La sua testimonianza, dunque, si pone come un invito alla riflessione e un appello all'empatia, rivolto non solo ai giovani ma anche agli adulti che li circondano.

La narrazione di De Angelis è un grido d'allarme, ma anche un messaggio di speranza. Essa sottolinea l'urgente necessità di creare ambienti più sostenibili e comprensivi, dove i giovani possano sentirsi liberi di esprimere le proprie emozioni senza il timore del giudizio e possano accedere a risorse e supporto adeguati per affrontare le sfide della salute mentale. La sua sincerità è un esempio prezioso per chiunque si trovi a confrontarsi con queste problematiche.

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