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Mattarella: Tarantelli, vittima del fanatismo

Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha definito Nicola Tarantelli "martire del fanatismo ideologico", ricordando il sacrificio del professore ucciso …

Mattarella: Tarantelli, vittima del fanatismo

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Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha definito Nicola Tarantelli "martire del fanatismo ideologico", ricordando il sacrificio del professore ucciso dalle Brigate Rosse nel 1985. Mattarella ha sottolineato come l'assassinio di Tarantelli rappresenti un drammatico esempio di come l'odio e la violenza possano colpire chi si impegna per il dialogo e la costruzione di un futuro migliore. Il Presidente ha ricordato la figura di Tarantelli, un eminente economista e politico impegnato nella ricerca di soluzioni sociali e di progresso economico per il Paese. La sua morte, ha aggiunto Mattarella, rappresenta una perdita irreversibile per l'Italia.

La commemorazione di Tarantelli, avvenuta in occasione di un importante evento pubblico, ha permesso al Presidente di ribadire la necessità di combattere ogni forma di estremismo e violenza che minacci la democrazia e la società civile. Mattarella ha invitato tutti a ricordare l'insegnamento di Tarantelli, ricordando il suo impegno costante per il dialogo e la ricerca di soluzioni condivise. Il Presidente ha sottolineato la necessità di ricordare la sua figura non solo per il dolore della sua scomparsa, ma soprattutto per il suo messaggio di speranza e di impegno civile.

Il ricordo di Mattarella ha avuto una forte risonanza mediatica, riaccendendo il dibattito sulla lotta al terrorismo e sul significato del suo sacrificio. L'uccisione di Tarantelli rappresenta ancora oggi un evento doloroso nella storia italiana, un monito contro l'odio e la violenza politica. Le parole del Presidente della Repubblica ribadiscono l'importanza di difendere i valori democratici e di contrastare ogni forma di estremismo che possa mettere a rischio la libertà e la pace sociale. L'appello alla memoria di Tarantelli si configura come un invito a non dimenticare le vittime della violenza politica e a impegnarsi attivamente per la costruzione di una società più giusta ed equa, libera dal peso del fanatismo ideologico.

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