Maxi-retata anti-immigrazione: 15 arresti tra Calabria e Sicilia
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Una vasta operazione anti-traffico di migranti ha portato all'arresto di 15 persone tra Calabria e Sicilia. L'inchiesta, condotta dalla polizia e dalla guardia di finanza, si concentra sull'asse Turchia-Italia, smascherando una rete criminale dedita al trasporto illegale di persone. Gli arrestati, di diverse nazionalità, sono accusati di favoreggiamento dell'immigrazione clandestina, associazione a delinquere e altri reati connessi. Le indagini, durate diversi mesi, hanno permesso di ricostruire il modus operandi dell'organizzazione criminale, che si serviva di barche e gommoni per trasportare i migranti dalle coste turche verso quelle italiane. Le operazioni di arresto sono state coordinate dalla procura di Reggio Calabria e dalla procura di Catania, a dimostrazione della vasta portata del traffico di esseri umani. Secondo le prime ricostruzioni, la rete criminale gestiva l'intero percorso, dalla partenza dalla Turchia fino all'arrivo in Italia, fornendo supporto logistico e assistenza ai migranti durante il pericoloso viaggio. Sono state sequestrate diverse imbarcazioni e ingenti somme di denaro, a dimostrazione dell'elevato profitto derivante dall'attività illegale. L'operazione rappresenta un duro colpo alle organizzazioni criminali che sfruttano la disperazione dei migranti per arricchirsi. Le indagini proseguono per individuare eventuali altri complici e per ricostruire appieno la ramificazione della rete criminale. Le autorità sottolineano l'importanza della cooperazione internazionale per contrastare efficacemente il traffico di esseri umani, un fenomeno che purtroppo continua a mietere vittime nel Mediterraneo. L'impegno delle forze dell'ordine si concentra sul garantire la sicurezza e contrastare lo sfruttamento delle persone vulnerabili. La lotta al traffico di migranti richiede un approccio multiforme, che coinvolga le istituzioni internazionali, le forze dell'ordine e le organizzazioni umanitarie.
