Migrante in CPR Bari beve shampoo: ricoverato d'urgenza
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Un migrante ospite del Centro di Permanenza per il Rimpatrio (CPR) di Bari è stato ricoverato d'urgenza all'ospedale dopo aver ingerito una quantità significativa di shampoo.
L'incidente si è verificato nella mattinata di oggi, all'interno della struttura di accoglienza per migranti in attesa di espulsione. Secondo le prime ricostruzioni, il migrante, la cui identità non è stata ancora resa pubblica per tutelare la privacy, avrebbe bevuto lo shampoo in un momento di disagio psicologico. Le motivazioni dietro il gesto sono ancora oggetto di accertamento da parte delle autorità.
Il personale del CPR ha immediatamente allertato i servizi di emergenza sanitaria, che hanno trasportato l'uomo in ospedale per le cure del caso. Le sue condizioni, inizialmente gravi a causa della tossicità del prodotto ingerito, sembrano ora stabilizzarsi, sebbene rimanga sotto osservazione medica.
La notizia ha sollevato preoccupazioni sulle condizioni di vita all'interno del CPR di Bari e sul supporto psicologico offerto ai migranti ospitati. Associazioni per i diritti umani hanno chiesto un'indagine approfondita sull'accaduto, chiedendo maggiore attenzione alle condizioni psicologiche dei migranti e la garanzia di un adeguato supporto sanitario e psicologico all'interno delle strutture di detenzione.
Il Ministero dell'Interno, cui fa capo la gestione dei CPR, ha promesso di aprire un'inchiesta interna per accertare le responsabilità e verificare il rispetto delle procedure di sicurezza e assistenza all'interno del centro.
Nel frattempo, l'episodio ha riacceso il dibattito sulla legittimità e le condizioni dei CPR in Italia, con numerosi esponenti politici che si sono espressi chiedendo una riforma del sistema di accoglienza per i migranti in attesa di espulsione.
