Molise: Mistero sulle richieste di fine vita
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L'Associazione Luca Coscioni segnala un numero imprecisato di richieste di aiuto per la fine vita in Molise. La mancanza di dati ufficiali crea preoccupazione e solleva interrogativi sulla reale applicazione della legge 219 del 2017, che regola il fine vita in Italia.
Secondo l'Associazione, la difficoltà nell'accedere alle informazioni riflette una potenziale carenza di assistenza e supporto per i pazienti che desiderano esercitare il proprio diritto di scegliere come concludere la propria vita. La segretezza che circonda queste richieste impedisce una valutazione completa della situazione e solleva dubbi sulla trasparenza delle procedure in Molise.
La legge 219, pur garantendo il diritto di rifiutare le cure e di ottenere il sedimento terapeutico, necessita di una maggiore chiarezza e di una maggiore diffusione dell'informazione per assicurare che tutti i cittadini siano consapevoli delle proprie opzioni. L'Associazione Coscioni si impegna a fornire assistenza e supporto a chi si trova in difficoltà, ma l'oscurità che avvolge il numero di richieste in Molise rappresenta un grave ostacolo.
La mancanza di dati ufficiali rende difficile comprendere l'effettiva portata del fenomeno e l'accesso effettivo alle pratiche di fine vita nella regione. Questo silenzio rende necessario un intervento istituzionale per garantire la trasparenza e la piena applicazione della legge. È fondamentale che le autorità competenti si impegnino a raccogliere e pubblicare i dati in modo che la situazione possa essere finalmente chiarita e si possano mettere in atto le misure necessarie per garantire il rispetto dei diritti dei pazienti.
L'Associazione Luca Coscioni continuerà a monitorare la situazione e a chiedere conto alle istituzioni affinché si assicuri che il diritto alla scelta del fine vita sia pienamente rispettato e garantito in ogni regione d'Italia, incluso il Molise.