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Mondiale a 64 squadre? Uefa: Un'idea pessima!

L'Uefa ha stroncato senza mezzi termini l'ipotesi di un Mondiale di calcio a 64 squadre, definendola una 'pessima idea'. La …

Mondiale a 64 squadre? Uefa: Un'idea pessima!

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L'Uefa ha stroncato senza mezzi termini l'ipotesi di un Mondiale di calcio a 64 squadre, definendola una 'pessima idea'. La proposta, circolata da tempo negli ambienti calcistici, avrebbe previsto un'espansione significativa del torneo, con l'obiettivo di includere un numero maggiore di nazioni. Tuttavia, l'organo di governo del calcio europeo ha espresso forti perplessità, evidenziando le conseguenze negative di una simile espansione.

Secondo fonti interne all'Uefa, l'aumento del numero di partite e la conseguente estensione del calendario sarebbero inaccettabili. Si temono problemi di logistica, una maggiore sovraesposizione fisica per i giocatori e un calo del livello qualitativo generale del torneo. L'allungamento eccessivo del Mondiale rischierebbe inoltre di sminuire l'importanza delle partite e di ridurre l'appeal per gli spettatori e gli sponsor.

La decisione dell'Uefa rappresenta un duro colpo per coloro che sostenevano l'espansione. La loro argomentazione principale era quella di aumentare l'inclusività e la rappresentatività del Mondiale, offrendo l'opportunità di partecipare a un numero maggiore di federazioni. Tuttavia, l'Uefa sembra aver privilegiato la qualità e la sostenibilità del torneo, ritenendo che un'espansione così significativa avrebbe portato a conseguenze negative a lungo termine.

La posizione dell'Uefa potrebbe influenzare le decisioni future della FIFA, che ha espresso in passato aperture verso un Mondiale più ampio. Resta da vedere se la federazione internazionale manterrà la sua posizione o se cambierà idea alla luce delle forti critiche dell'Uefa. La discussione sulla dimensione ideale del Mondiale è ancora aperta, e questa presa di posizione netta contribuisce ad alimentare il dibattito.

In definitiva, l'Uefa ha scelto di prioritizzare la qualità del gioco e la salute dei giocatori, rigettando un'idea che, pur appetibile da alcuni punti di vista, potrebbe compromettere l'integrità e il prestigio del torneo più importante del calcio mondiale.

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