'Ndrangheta in Valle d'Aosta: radici profonde dagli anni '70
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Un'inchiesta giudiziaria ha rivelato la presenza della 'Ndrangheta in Valle d'Aosta fin dagli anni '70, svelando una realtà criminale più estesa e radicata di quanto si pensasse. La scoperta, frutto di anni di indagini, ribalta la percezione di una regione tradizionalmente considerata immune dalle infiltrazioni mafiose. I giudici hanno individuato strutture organizzate e collegamenti con la criminalità organizzata calabrese, dimostrando come la 'Ndrangheta abbia saputo espandere i suoi tentacoli anche in un territorio apparentemente lontano dal suo cuore pulsante.
L'indagine ha portato alla luce traffici illeciti, infiltrazioni nel tessuto economico locale e rapporti con esponenti di spicco della società valdostana. Secondo le ricostruzioni investigative, la 'Ndrangheta avrebbe sfruttato la posizione geografica strategica della Valle d'Aosta, facilitando attività criminali come il riciclaggio di denaro e il traffico internazionale di droga. La presenza mafiosa non sarebbe stata episodica, ma avrebbe costituito un presidio stabile nel tempo, con il supporto di una rete di connivenze e di complicità.
L'impatto di questa scoperta è di enorme portata, non solo per la Valle d'Aosta, ma per l'intero Paese. Essa mette in luce la capacità camaleontica della 'Ndrangheta di infiltrarsi in contesti apparentemente immuni, e la necessità di una maggiore attenzione e di una strategia di contrasto più efficace a livello nazionale. L'inchiesta rappresenta un monito sulla necessità di continuare a monitorare e contrastare la criminalità organizzata in ogni parte d'Italia, senza dare per scontata l'immunità di nessun territorio. Le indagini proseguono per individuare tutti i responsabili e smantellare completamente la presenza mafiosa in Valle d'Aosta.
