Ambiente

No all'eolico a Gagliole: i sindaci riconfermano l'opposizione

I sindaci dei comuni coinvolti nel progetto di impianto eolico a Gagliole hanno ribadito con fermezza la loro contrarietà all'iniziativa. …

No all'eolico a Gagliole: i sindaci riconfermano l'opposizione

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I sindaci dei comuni coinvolti nel progetto di impianto eolico a Gagliole hanno ribadito con fermezza la loro contrarietà all'iniziativa. La decisione, presa in seguito ad un incontro congiunto, sottolinea le preoccupazioni espresse dalla popolazione locale riguardo all'impatto ambientale e paesaggistico del progetto.

La principale obiezione riguarda l'alterazione del paesaggio, considerato di pregio e caratterizzato da un'importante biodiversità. I sindaci temono che la costruzione di numerose turbine eoliche possa deturpare irreparabilmente il territorio, compromettendo il suo valore turistico ed economico. Inoltre, sono state sollevate perplessità in merito all'effettiva compatibilità del progetto con la presenza di habitat naturali e specie animali protette.

Le amministrazioni comunali hanno espresso la necessità di una valutazione più approfondita dell'impatto ambientale, richiedendo studi più dettagliati e trasparenti che tengano conto di tutti gli aspetti, inclusi quelli socio-economici. Si auspica un confronto costruttivo con gli enti preposti e la società promotrice del progetto, al fine di trovare soluzioni alternative che tutelino l'ambiente e le esigenze della comunità locale.

La resistenza dei sindaci si basa anche su una mancanza di coinvolgimento effettivo delle popolazioni locali nel processo decisionale. Si evidenzia la necessità di un dialogo aperto e partecipativo, che tenga conto delle preoccupazioni e delle proposte avanzate dai cittadini. La richiesta è chiara: un progetto di questo tipo richiede un consenso informato e una pianificazione attenta e rispettosa del territorio.

La situazione resta quindi incerta, con i sindaci decisi a proseguire nella loro battaglia per impedire la realizzazione dell'impianto eolico nella sua forma attuale. La vicenda evidenzia il delicato equilibrio tra la necessità di produrre energia rinnovabile e la tutela del patrimonio ambientale e culturale del territorio.

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