Nuove Indicazioni Nazionali: Cisl Scuola e Gilda denunciano una farsa
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I sindacati Cisl Scuola e Gilda degli Insegnanti hanno duramente criticato il processo di consultazione sulle nuove Indicazioni Nazionali, definendolo una pura facciata. Secondo le due organizzazioni sindacali, il Ministero dell'Istruzione non ha mostrato alcuna reale volontà di recepire le osservazioni e le proposte provenienti dal territorio, creando un clima di assenza di confronto autentico.
In una nota congiunta, Cisl Scuola e Gilda hanno sottolineato l'impossibilità di esprimere dissensi o perplessità, denunciando un processo di elaborazione delle Indicazioni Nazionali caratterizzato da una chiusura al dialogo e da una mancanza di trasparenza. Le organizzazioni sindacali hanno evidenziato come le loro preoccupazioni e proposte, presentate durante le fasi di consultazione, siano state ampiamente ignorate, portando ad una sensazione di inutilità del processo partecipativo.
"Tutto è possibile fuorché essere in disaccordo", affermano i sindacati, evidenziando come questa situazione limiti la possibilità di costruire un sistema educativo realmente efficace e rispondente alle esigenze degli studenti e degli insegnanti. La mancanza di un vero confronto democratico rischia, secondo le organizzazioni sindacali, di compromettere la qualità del processo di rinnovamento delle Indicazioni Nazionali, compromettendo la formazione degli studenti e la professionalità degli insegnanti. Cisl Scuola e Gilda chiedono, pertanto, un rilancio del processo di consultazione, garantendo un reale spazio di dialogo e confronto con i rappresentanti delle scuole e dei docenti.
La critica si concentra sulla percezione di un processo pilotato, dove le opinioni espresse dai sindacati sembrano essere state previste e non prese in considerazione. Questa mancanza di apertura al dibattito genera preoccupazione per la futura applicazione delle Indicazioni Nazionali, che rischia di essere imposta dall'alto senza tener conto delle reali necessità del sistema scolastico italiano. I sindacati auspicano un cambio di rotta, un'apertura al dialogo e un processo realmente partecipativo che permetta di costruire Indicazioni Nazionali condivisi e adeguati alle sfide della scuola del futuro.