Papa Francesco: Pancalli, una vita per gli ultimi
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Papa Francesco ha elogiato la vita di don Luigi Pancalli, definendolo un uomo che ha dedicato la propria esistenza ai più fragili e agli ultimi. Durante un incontro privato, il Pontefice ha ricordato la figura di Pancalli, sottolineando il suo impegno instancabile a favore dei bisognosi e dei marginalizzati.
Don Luigi Pancalli, noto anche come 'il Ronin', è stato un sacerdote italiano profondamente impegnato nel servizio sociale. La sua vita è stata caratterizzata da una profonda compassione per i poveri e un'incessante lotta per la giustizia sociale. Ha lavorato instancabilmente per fornire assistenza a coloro che si trovavano ai margini della società, offrendo loro non solo supporto materiale, ma anche un costante incoraggiamento spirituale.
Il Papa ha evidenziato l'importanza dell'eredità lasciata da Pancalli, esortando tutti a seguire il suo esempio di carità e solidarietà. L'impegno di Pancalli a favore dei più deboli, ha affermato il Papa, rappresenta un esempio luminoso di fede in azione, una testimonianza concreta dell'amore cristiano.
La dedizione di Pancalli, ha proseguito il Papa, non si è limitata alla semplice assistenza materiale, ma ha coinvolto un profondo rapporto umano, un impegno costante nel promuovere la dignità di ogni persona, indipendentemente dalle sue condizioni. Ha lottato contro l'indifferenza e l'emarginazione, aprendo strade di speranza per i più vulnerabili.
La figura di don Pancalli, secondo il Papa, rimane un faro di luce per la Chiesa e per il mondo intero, un monito a non dimenticare i più bisognosi e a impegnarsi attivamente per la costruzione di una società più giusta ed equa. La sua memoria, ha concluso il Pontefice, rappresenta un prezioso lascito per le generazioni future, una chiamata a continuare la sua opera di carità e solidarietà.