Economia

Parma: Food Valley a rischio dazi, la più colpita in Emilia-Romagna

Secondo un'analisi della Coldiretti, la Food Valley di Parma è la zona dell'Emilia-Romagna più esposta ai dazi imposti da paesi …

Parma: Food Valley a rischio dazi, la più colpita in Emilia-Romagna

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Secondo un'analisi della Coldiretti, la Food Valley di Parma è la zona dell'Emilia-Romagna più esposta ai dazi imposti da paesi terzi. L'indagine evidenzia la forte dipendenza del settore agroalimentare parmigiano dalle esportazioni, rendendolo particolarmente vulnerabile alle barriere commerciali. La produzione di prodotti DOP e IGP, come il Parmigiano Reggiano e il Prosciutto di Parma, è particolarmente sensibile a questi aumenti tariffari, che potrebbero incidere significativamente sui prezzi e sulla competitività sul mercato internazionale.

La Coldiretti ha evidenziato la necessità di politiche commerciali aggressive per difendere le eccellenze italiane, sottolineando la fragilità di un settore economico così importante per la regione. Si richiede un'azione decisa da parte delle istituzioni per contrastare le misure protezionistiche e garantire la sopravvivenza di un settore che rappresenta un pilastro fondamentale dell'economia regionale e nazionale. Le aziende del settore chiedono maggiore sostegno e investimenti per la diversificazione dei mercati e l'innovazione tecnologica, per ridurre la dipendenza dalle esportazioni verso paesi ad alto rischio tariffario.

L'analisi della Coldiretti ha coinvolto un campione significativo di aziende della Food Valley parmense, evidenziando le difficoltà concrete che i produttori stanno affrontando. Le conseguenze di una prolungata esposizione a questi dazi potrebbero essere devastanti per l'intero settore, con ripercussioni sull'occupazione e sulla crescita economica dell'area. La richiesta è quindi un intervento immediato e incisivo per tutelare il patrimonio agroalimentare italiano e la sua presenza sui mercati globali. L'auspicio è che le istituzioni europee e nazionali si adoperino per creare un quadro normativo più favorevole alle esportazioni italiane, proteggendo le eccellenze del Made in Italy.

Oltre alle azioni a livello nazionale e europeo, le aziende del settore stanno valutando strategie di adattamento per ridurre la propria vulnerabilità ai dazi. Si stanno esplorando nuove opportunità di mercato e si stanno investendo risorse per migliorare l'efficienza produttiva e la qualità dei prodotti. La capacità di innovazione e la flessibilità saranno fattori chiave per la sopravvivenza del settore di fronte a queste nuove sfide globali.

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