Parolin: La tecnologia non deve farci dimenticare l'umanità
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Il Cardinale Pietro Parolin, Segretario di Stato della Santa Sede, ha lanciato un appello a non dimenticare l'importanza del contatto umano di fronte alle sfide poste dalla tecnologia. In un discorso recente, il cardinale ha sottolineato la necessità di preservare la dimensione relazionale della vita umana, evitando che l'avanzamento tecnologico ci renda sempre più isolati e distanti gli uni dagli altri.
Parolin ha evidenziato come la tecnologia, seppur utile e necessaria, possa rappresentare un potenziale pericolo se non utilizzata con consapevolezza e responsabilità. Il rischio, ha spiegato, è quello di privilegiare l'efficienza e la velocità a scapito della qualità delle relazioni interpersonali. È fondamentale, quindi, imparare a integrare la tecnologia nella nostra vita senza che essa diventi un ostacolo alla costruzione di legami autentici e significativi.
Il cardinale ha invitato a coltivare l'empatia e la compassione, valori fondamentali per una società più umana e solidale. La tecnologia, ha affermato, non deve essere un mezzo per creare barriere, ma uno strumento per rafforzare i legami e promuovere l'incontro tra le persone. In un mondo sempre più connesso, è necessario, secondo Parolin, ricordare che la vera ricchezza risiede nelle relazioni umane, e che la tecnologia deve essere al servizio dell'uomo e non viceversa.
Parolin ha concluso il suo discorso con un invito a riflettere sul ruolo della tecnologia nella nostra società, incoraggiando tutti a impegnarsi per un utilizzo responsabile e consapevole degli strumenti tecnologici, al fine di costruire un futuro in cui la tecnologia non ci allontani, ma ci avvicini gli uni agli altri. L'obiettivo, ha ribadito, è quello di utilizzare la tecnologia per promuovere la dignità umana e costruire un mondo più giusto e solidale, dove l'incontro e il dialogo siano sempre al centro.