Patagarri risponde alle critiche: "Il vero macabro è la violenza sui bambini"
L
La nota influencer Patagarri ha replicato alle recenti polemiche che l'hanno travolta, definendo macabrosamente ipocrite le critiche ricevute. Le accuse, sollevate da diversi utenti sui social media, riguardavano il contenuto di alcuni suoi video, ritenuti inappropriati da alcuni. Patagarri, in una dichiarazione ufficiale pubblicata sui suoi canali, ha ribadito la sua innocenza, sottolineando come il vero orrore risieda nella violenza subita dai bambini nel mondo.
"È inaccettabile che si concentri l'attenzione su di me, mentre nel mondo migliaia di bambini vengono maltrattati, abbandonati e uccisi", ha scritto Patagarri. "Il mio intento non è mai stato quello di offendere nessuno, ma di creare contenuti divertenti ed engaging. Se alcuni dei miei video sono stati interpretati male, mi scuso, ma non posso accettare di essere accusata di qualcosa che non ho fatto. La vera tragedia è la sofferenza dei bambini, e dovremmo tutti concentrarci su come combatterla invece di attaccare chi cerca semplicemente di intrattenere le persone."
La dichiarazione ha scatenato una nuova ondata di commenti, divisi tra chi sostiene l'influencer e chi continua a criticare il suo lavoro. La discussione si è spostata anche sulla responsabilità dei creator di contenuti online e sulla necessità di una maggiore sensibilità nei confronti dei temi delicati. Molti utenti sottolineano l'importanza di distinguere tra un tentativo di intrattenimento e contenuti effettivamente dannosi. Il dibattito, dunque, si apre su questioni complesse relative alla libertà di espressione, alla responsabilità sociale dei media e alla percezione della violenza online.
Patagarri, nel suo post, ha anche lanciato un appello a tutti i suoi follower affinché si impegnino in iniziative di beneficenza a favore dei bambini bisognosi. Questo gesto, volto a dimostrare la sua buona fede e il suo impegno sociale, ha diviso ulteriormente l'opinione pubblica, con alcuni che lo considerano un gesto sincero e altri che lo vedono come una mera strategia di pubbliche relazioni. Indipendentemente dalle motivazioni, è innegabile che la vicenda abbia acceso un importante dibattito sui social media e sollevato questioni cruciali sulla responsabilità dei creatori di contenuti e sulla protezione dei più deboli.