Poliziotti in protesta: addio parcheggi riservati
D
Decine di agenti di polizia hanno manifestato questa mattina davanti a Palazzo Moroni, sede del Comune di Venezia, per protestare contro la soppressione dei parcheggi riservati loro assegnati. La decisione dell'amministrazione comunale ha scatenato l'ira dei rappresentanti delle forze dell'ordine, che denunciano difficoltà operative e un grave peggioramento delle condizioni di lavoro.
Secondo i manifestanti, la mancanza di parcheggi dedicati rende più complesso e lento l'intervento in caso di emergenza, soprattutto nelle zone del centro storico, notoriamente difficili da raggiungere. La protesta, caratterizzata da un clima teso ma civile, ha visto la partecipazione di agenti provenienti da diverse sezioni della città. I manifestanti hanno esposto striscioni con slogan che denunciavano la mancanza di considerazione da parte dell'amministrazione e l'impatto negativo della decisione sulla sicurezza pubblica.
Il Comune, dal canto suo, ha affermato che la rimozione dei parcheggi riservati rientra in un più ampio progetto di riorganizzazione della viabilità cittadina, finalizzato a migliorare la mobilità sostenibile e a ridurre il traffico nel centro storico. Si è inoltre sottolineato che la decisione è stata presa dopo un'attenta valutazione e che sono state prese in considerazione diverse alternative per garantire ai poliziotti l'accesso agevolato alle aree di servizio. Tuttavia, queste rassicurazioni non sembrano aver placato la protesta degli agenti, che hanno ribadito la necessità di un reinserimento dei parcheggi riservati o di soluzioni alternative altrettanto efficaci.
La situazione rimane tesa e si attendono sviluppi nei prossimi giorni. Un incontro tra i rappresentanti sindacali delle forze dell'ordine e l'amministrazione comunale è previsto per la prossima settimana, nel tentativo di trovare una soluzione condivisa alla controversia. La sicurezza pubblica e le condizioni di lavoro degli agenti rimangono al centro del dibattito.