Pordenone: Blitz contro il lavoro nero, 10 lavoratori scoperti, multe da 105mila euro
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Un'operazione dei controlli del lavoro a Pordenone ha portato alla luce 10 casi di lavoro nero, coinvolgendo lavoratori di diversi settori: braccianti agricoli, tatuatori e camerieri. Le multe comminate alle aziende coinvolte ammontano a un totale di 105.000 euro. L'operazione, condotta dagli ispettori del lavoro, ha evidenziato la diffusione del lavoro irregolare in diverse attività economiche della provincia. I controlli si sono concentrati su aziende ritenute a rischio, in base a segnalazioni e a precedenti verifiche.
Durante le ispezioni, gli ispettori hanno accertato l'assenza di contratti di lavoro e di regolarità contributiva per i 10 lavoratori scoperti. Le violazioni riscontrate includono l'omessa registrazione dei lavoratori, la mancata applicazione del contratto collettivo nazionale di lavoro e il mancato versamento dei contributi previdenziali e assistenziali.
Questa operazione rappresenta un duro colpo al lavoro nero nella provincia di Pordenone e dimostra l'impegno delle autorità nel contrastare questo fenomeno. Il lavoro nero, oltre a ledere i diritti dei lavoratori, crea una concorrenza sleale tra le aziende che rispettano le norme e quelle che operano nell'illegalità, danneggiando l'intero sistema economico.
Le multe elevate alle aziende sono un segnale forte di deterrenza, ma il contrasto al lavoro nero richiede un impegno costante e multiforme, che coinvolga istituzioni, associazioni di categoria e cittadini. L'obiettivo è quello di creare un ambiente di lavoro più equo e rispettoso delle norme, garantendo dignità e protezione a tutti i lavoratori.
