Sanità

Protesta al Businco: No al trasferimento dei pazienti!

Un nuovo sit-in si è svolto oggi davanti all'ospedale Businco, a seguito dell'annunciato trasferimento di pazienti verso altre strutture. I …

Protesta al Businco: No al trasferimento dei pazienti!

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Un nuovo sit-in si è svolto oggi davanti all'ospedale Businco, a seguito dell'annunciato trasferimento di pazienti verso altre strutture. I manifestanti, tra cui familiari dei degenti, medici e personale sanitario, esprimono forte preoccupazione per le conseguenze di questa decisione. Le accuse principali si concentrano sulla mancanza di trasparenza da parte dell'azienda sanitaria e sulla potenziale compromissione della qualità delle cure offerte ai pazienti. Secondo i protestatari, il trasferimento potrebbe causare disagi significativi per i malati e le loro famiglie, già alle prese con situazioni delicate.

La mobilitazione è iniziata nelle prime ore del mattino, con un corteo che ha bloccato per breve tempo l'accesso all'ospedale. I manifestanti hanno esposto strumenti di protesta quali cartelli e striscioni con slogan contro il trasferimento e a favore del mantenimento dei servizi offerti dal Businco. L'atmosfera è stata tesa ma pacifica, con un consistente presidio che si è protratto per diverse ore. I rappresentanti dei manifestanti hanno ribadito la richiesta di un incontro urgente con i vertici dell'azienda sanitaria per ottenere chiarezza sulle motivazioni del trasferimento e per garantire la continuità assistenziale dei pazienti coinvolti.

Al momento, l'azienda sanitaria non ha rilasciato dichiarazioni ufficiali in merito alla protesta. Tuttavia, fonti interne fanno trapelare la possibilità di un ridimensionamento del progetto di trasferimento, in seguito alle pressioni ricevute dalla popolazione e dal personale medico. La situazione rimane comunque incerta, con la popolazione locale in attesa di aggiornamenti e rassicurazioni sulle sorti dell'ospedale Businco e dei suoi pazienti. La protesta continua ad essere un chiaro segnale di insofferenza nei confronti delle scelte dell'azienda sanitaria e una dimostrazione della determinazione dei cittadini nel difendere il diritto alla salute e alla vicinanza delle strutture sanitarie.

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