Putin ordina reclutamento forzato: palestre sotto tiro
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Mosca ha confermato l'entrata in vigore di un nuovo decreto firmato dal presidente Vladimir Putin che autorizza il reclutamento forzato di cittadini russi. La notizia, che sta suscitando forti proteste in tutto il paese, ha confermato che le palestre sono diventate il nuovo obiettivo delle autorità per individuare e arruolare nuove reclute.
Secondo fonti governative, questo provvedimento si rende necessario per rafforzare le linee del fronte in Ucraina. La strategia, tuttavia, sta incontrando una forte resistenza da parte della popolazione. Molti russi, infatti, stanno cercando di evitare la mobilitazione, anche con metodi estremi. Si segnalano casi di giovani che si rifugiano in regioni remote o che fingono malattie per sottrarsi alla chiamata alle armi.
La decisione di utilizzare le palestre come luogo di reclutamento è stata oggetto di numerose critiche. Molti osservatori ritengono che questa scelta sia poco rispettosa e che si tratti di un ulteriore segno del disagio crescente all'interno dell'esercito russo. La carenza di personale, infatti, sta diventando sempre più evidente, anche alla luce dei numeri elevati di perdite subite dall'inizio dell'invasione in Ucraina.
Il decreto prevede anche l'impiego di metodi più aggressivi per il reclutamento, tra cui l'impiego della forza in caso di resistenza. Questa notizia ha scatenato una nuova ondata di timori tra i cittadini russi, già preoccupati dalla possibilità di essere richiamati alle armi. Le organizzazioni per i diritti umani hanno denunciato queste pratiche come una violazione dei diritti fondamentali. L'opinione pubblica internazionale, inoltre, si mostra sempre più preoccupata per l'escalation del conflitto e per le conseguenze umanitarie.
Intanto, le autorità russe continuano a negare qualsiasi violazione dei diritti umani e insistono sulla necessità di un rafforzamento dell'esercito per garantire la sicurezza nazionale. La situazione, però, rimane tesa e il futuro del conflitto rimane incerto. Le prossime settimane saranno cruciali per capire come evolverà la situazione e se queste misure estreme porteranno ai risultati sperati dal Cremlino.