Putin's Unchanged Ukraine War Aims: Delaying and Deceiving Trump
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L'articolo di The Conversation, "Putin made Trump wait, then strung him along – it’s clear his war aims in Ukraine have not changed," analizza le interazioni tra Vladimir Putin e Donald Trump, evidenziando come il comportamento di Putin abbia rivelato la costanza dei suoi obiettivi in Ucraina. L'articolo non presenta nuove rivelazioni, ma offre una nuova interpretazione di eventi già noti, mettendo in luce la strategia di Putin di mantenere Trump in una posizione di attesa e di incertezza, una tattica che, secondo l'articolo, dimostra la sua determinazione a raggiungere i suoi obiettivi di lungo termine in Ucraina, indipendentemente dalle amministrazioni statunitensi.
Il ritardo deliberato di Putin nel rispondere alle chiamate di Trump, e la conseguente gestione delle conversazioni in modo da mantenere ambiguità e incertezza, viene interpretato come un tentativo di sfruttare le divisioni interne all'amministrazione Trump e più in generale negli Stati Uniti. Questa strategia, a detta dell'autore, ha permesso a Putin di proseguire con i suoi piani in Ucraina senza una significativa opposizione dagli Stati Uniti durante l'amministrazione Trump. L'articolo sottolinea come la mancanza di una reazione ferma e decisa da parte di Trump alle azioni di Putin abbia rafforzato la percezione di Putin di poter agire con maggiore impunità.
L'analisi si concentra sulla mancanza di una strategia coerente da parte degli Stati Uniti sotto la presidenza Trump riguardo all'Ucraina e alla Russia. La volatilità della politica estera americana durante questo periodo, secondo l'articolo, ha giocato a favore di Putin, il quale ha saputo sfruttare le incertezze e le contraddizioni dell'amministrazione Trump per perseguire i suoi obiettivi. L'articolo non accusa direttamente Trump di complicità con Putin, ma suggerisce che la sua indecisione e la sua incapacità di adottare una posizione chiara verso la Russia abbiano permesso a Putin di avanzare senza affrontare una forte opposizione.
L'articolo conclude affermando che gli obiettivi di Putin in Ucraina rimangono invariati, indipendentemente dalle dinamiche politiche interne agli Stati Uniti. La guerra in Ucraina, secondo l'analisi, è il risultato di una strategia di lungo termine pianificata da Putin, una strategia che non è stata né interrotta né significativamente deviata dalle azioni (o inazioni) dell'amministrazione Trump. L'attesa e la successiva manipolazione di Trump sono interpretate come un tassello fondamentale nella strategia complessiva di Putin, dimostrando la sua capacità di sfruttare le debolezze interne delle potenze avversarie per raggiungere i propri scopi geopolitici. In definitiva, l'articolo suggerisce che comprendere il modo in cui Putin ha gestito il rapporto con Trump è cruciale per comprendere la persistenza della guerra in Ucraina e le sfide che gli Stati Uniti devono affrontare nel contrastarla. La coerenza degli obiettivi di Putin, evidenziata dall'analisi delle sue interazioni con Trump, sottolinea la necessità di una strategia americana più coerente e determinata per affrontare le ambizioni di Putin.