Raid Usa a Sana'a: almeno 12 morti in un mercato
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Un raid aereo americano ha colpito un mercato affollato nella capitale yemenita di Sana'a, causando la morte di almeno 12 persone e ferendone molte altre. L'attacco, avvenuto nel tardo pomeriggio di ieri, ha suscitato forti condanne internazionali. Testimoni oculari hanno descritto scene di panico e caos, con persone che scappavano urlando mentre il mercato veniva devastato dalle esplosioni. I soccorritori hanno lavorato instancabilmente per recuperare i corpi delle vittime e prestare assistenza ai feriti, molti dei quali sono in condizioni critiche. L'incidente ha ulteriormente aggravato la già precaria situazione umanitaria nello Yemen, un paese dilaniato da una guerra civile da anni.
Il governo yemenita ha accusato gli Stati Uniti di essere responsabili dell'attacco, definendolo un crimine di guerra. Gli Stati Uniti, al momento, non hanno ancora rilasciato una dichiarazione ufficiale in merito all'accaduto. Diversi gruppi per i diritti umani hanno espresso profonda preoccupazione per l'incidente, sollecitando un'indagine indipendente e trasparente per accertare le responsabilità. L'attacco ha riacceso il dibattito sulla legittimità dei raid aerei in zone densamente popolate e sulle conseguenze umanitarie delle operazioni militari nello Yemen.
La comunità internazionale esorta tutte le parti coinvolte nel conflitto yemenita a dare priorità alla protezione dei civili e a impegnarsi in un dialogo costruttivo per raggiungere una soluzione pacifica e duratura al conflitto. La tragedia di Sana'a rappresenta un altro tragico esempio delle conseguenze devastanti della guerra e della necessità di una maggiore attenzione alla situazione umanitaria in Yemen. L'incertezza sulla natura esatta dell'obiettivo del raid americano e le numerose vittime civili rappresentano una seria questione che richiede una risposta immediata e un impegno concreto da parte della comunità internazionale per la protezione dei civili nel paese.