Istruzione

Record mondiale: 260mila precari nella scuola italiana, denuncia la CGIL

La CGIL lancia un allarme sulla situazione dei precari nella scuola italiana. Secondo il sindacato, si raggiungerebbe la cifra record …

Record mondiale: 260mila precari nella scuola italiana, denuncia la CGIL

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La CGIL lancia un allarme sulla situazione dei precari nella scuola italiana. Secondo il sindacato, si raggiungerebbe la cifra record di 260.000 docenti e personale ATA precario, un dato definito da Fracassi, segretario generale della CGIL Scuola, come un record mondiale. Questa situazione, secondo la CGIL, è una conseguenza diretta delle politiche governative in materia di istruzione. Fracassi critica duramente le riforme attuate negli ultimi anni, sottolineando come queste non abbiano contribuito a stabilizzare l'occupazione nel settore, anzi, l'abbiano peggiorata. Il sindacato denuncia una condizione di precariato diffusa e cronica che pregiudica la qualità dell'insegnamento e la stabilità professionale di migliaia di lavoratori.

Nonostante le forti critiche al Governo, la CGIL riconosce un primo passo positivo nell'azione intrapresa per risolvere la situazione dei diplomifici, ovvero quelle scuole che rilasciano diplomi con valore legale limitato. Questo intervento, seppur parziale, viene visto come un segnale di attenzione verso il problema della qualità dell'istruzione e dell'accesso al lavoro nel settore educativo. Tuttavia, per la CGIL, questo non è sufficiente. Il sindacato ribadisce la necessità di un intervento strutturale e organico per stabilizzare il personale precario, garantendo un'occupazione dignitosa e duratura a chi opera nel mondo della scuola. Si chiede quindi al Governo un impegno maggiore per affrontare la questione in modo decisivo e risolvere definitivamente la piaga del precariato, garantendo ai lavoratori una prospettiva di futuro certa e stabile.

Fracassi ha sottolineato l'urgenza di intervenire per contrastare le disuguaglianze che derivano dal precariato, sia dal punto di vista professionale che da quello sociale. La precarietà, infatti, non solo crea incertezza lavorativa, ma si riflette anche sulla vita personale e familiare dei docenti e del personale ATA. Il sindacato si impegna a proseguire la lotta per la dignità del lavoro nella scuola, richiedendo al Governo e alle istituzioni competenti di dare risposte concrete e immediate alla drammatica situazione dei precari. La CGIL si prepara ad intensificare le iniziative sindacali per ottenere un reale cambiamento e garantire un futuro migliore ai lavoratori precari del settore educativo.

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