Revenge Porn: "Se guardi, sei complice"
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Un gruppo di studentesse ha lanciato una campagna di sensibilizzazione contro il revenge porn, utilizzando lo slogan potente e diretto: "Se guardi, sei complice". L'iniziativa mira a evidenziare la responsabilità di chi osserva e diffonde immagini intime senza consenso, sottolineando come la semplice visualizzazione contribuisca alla diffusione del danno e alla vittimizzazione della persona coinvolta.
La campagna, che si avvale di materiali grafici e video di forte impatto, si concentra sulla normalizzazione del fenomeno e sulla minimizzazione del problema da parte di molti. Le studentesse denunciano come spesso il revenge porn venga banalizzato o addirittura considerato un "gioco", ignorando le gravi conseguenze psicologiche e sociali che comporta per le vittime. Molte di queste, infatti, soffrono di ansia, depressione, isolamento sociale e persino pensieri suicidari.
Le attiviste sottolineano l'importanza della responsabilità individuale nell'affrontare il problema. Non solo è fondamentale non condividere o diffondere immagini intime senza consenso, ma anche non guardare contenuti di questo tipo. Ogni visualizzazione, infatti, alimenta la domanda e contribuisce a perpetuare il ciclo di violenza. La campagna incoraggia un cambiamento di mentalità, promuovendo una cultura del rispetto della privacy e della dignità individuale.
L'iniziativa delle studentesse si inserisce in un contesto più ampio di lotta contro la violenza di genere online. Il revenge porn rappresenta una forma di violenza digitale particolarmente subdola, in quanto sfrutta la fiducia e l'intimità per infliggere un danno profondo e duraturo. La campagna, grazie al suo messaggio chiaro e incisivo, si propone di educare e sensibilizzare l'opinione pubblica, invitando tutti ad assumere un ruolo attivo nella lotta contro questa grave forma di abuso.