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Ricci: Chiamare 'rave' la commemorazione del 25 aprile è ridicolo

Il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, ha incontrato oggi il prefetto Matteo Piantedosi per discutere delle misure di sicurezza in …

Ricci: Chiamare 'rave' la commemorazione del 25 aprile è ridicolo

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Il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, ha incontrato oggi il prefetto Matteo Piantedosi per discutere delle misure di sicurezza in vista delle commemorazioni del 25 aprile. La richiesta di sobrietà avanzata da alcune forze politiche è stata definita dal sindaco come 'ridicola'. Gualtieri ha sottolineato l'importanza di celebrare la Festa della Liberazione con la dovuta dignità e partecipazione popolare, respingendo l'idea che le commemorazioni possano trasformarsi in eventi simili a rave party.

"Definire la commemorazione del 25 aprile un rave è un'offesa alla memoria e alla storia del nostro Paese", ha affermato il sindaco. Gualtieri ha ribadito che il 25 aprile è una data fondamentale per l'identità nazionale italiana, che rappresenta la lotta contro il fascismo e la conquista della libertà. La celebrazione, pertanto, deve essere un momento di riflessione e commemorazione, non un'occasione per comportamenti che possano sminuire il significato della giornata.

Il sindaco ha assicurato che le forze dell'ordine saranno presenti per garantire l'ordine e la sicurezza pubblica durante le manifestazioni, ma ha anche espresso fiducia nella responsabilità dei cittadini. L'invito è quello di partecipare alle commemorazioni con rispetto e consapevolezza del valore storico della giornata. Gualtieri ha poi aggiunto che il dialogo con le istituzioni e le forze politiche sarà fondamentale per garantire una celebrazione adeguata e degna del 25 aprile. Si attende ora un programma ufficiale di eventi per la commemorazione, che dovrebbe prevedere cortei, deposizioni di corone e momenti di riflessione.

Il prefetto Piantedosi ha concordato sulla necessità di garantire la sicurezza e ha assicurato il pieno impegno delle forze dell'ordine per una commemorazione pacifica e ordinata. L'incontro si è concluso con un impegno reciproco a garantire il rispetto delle istituzioni e della storia del paese, sottolineando ancora una volta l'inaccettabilità di paragoni inappropriati e denigratori tra le celebrazioni della Liberazione e eventi di altro genere.

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