Cronaca

Righi di Roma: scritte contro il preside, minacce di morte

Scritte intimidatorie e minacce di morte sono apparse contro il preside del liceo classico Righi di Roma. I messaggi, rinvenuti …

Righi di Roma: scritte contro il preside, minacce di morte

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Scritte intimidatorie e minacce di morte sono apparse contro il preside del liceo classico Righi di Roma. I messaggi, rinvenuti sulle pareti esterne della scuola, contengono insulti e riferimenti alle foibe, con l'accusa di eccessiva ideologia. La notizia ha suscitato profonda preoccupazione tra docenti, studenti e genitori, che chiedono maggiore sicurezza e condanna di questi atti di violenza.

Le forze dell'ordine sono intervenute sul posto per avviare le indagini, acquisendo le immagini delle telecamere di sorveglianza e cercando di identificare i responsabili. Il preside, pur non rilasciando dichiarazioni pubbliche, ha espresso la sua determinazione a proseguire il proprio lavoro senza cedere alle intimidazioni. L'episodio è stato condannato da diverse organizzazioni studentesche e politiche, che hanno espresso solidarietà al preside e sottolineato la gravità dell'accaduto.

Questo episodio si inserisce in un contesto di crescente tensione sociale e politica, con un aumento delle polemiche e degli scontri ideologici anche all'interno delle scuole. L'accaduto solleva interrogativi sulla necessità di garantire un ambiente sicuro e sereno per l'apprendimento, evitando che le differenze di opinione degenerino in atti di violenza e intimidazione. La scuola, luogo di formazione e di crescita civile, non può e non deve diventare teatro di violenza e odio.

La comunità scolastica del Righi si stringe attorno al preside, sperando che le indagini possano portare rapidamente all'identificazione dei responsabili e a una loro punizione esemplare. Intanto, si discute sulla necessità di rafforzare le misure di sicurezza e di promuovere iniziative di dialogo e di confronto civile, per contrastare la diffusione dell'odio e della violenza in ogni ambito, compreso quello scolastico. L'auspicio è che questo episodio, pur nella sua gravità, possa contribuire a una riflessione più profonda sulla necessità di tutelare il diritto allo studio e alla libertà di insegnamento, in un clima di rispetto reciproco e di tolleranza.

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