Rottamazione edilizia: l'Upb denuncia calo entrate e rischio condoni
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L'Unione Province italiane (Upb) lancia un allarme sulla rottamazione delle cartelle esattoriali, denunciando un impatto negativo sulle entrate degli enti locali e un pericoloso effetto domino che alimenta le aspettative di futuri condoni edilizi.
Secondo l'Upb, la facilità con cui si possono cancellare i debiti pregressi, anche quelli relativi a violazioni edilizie, invia un segnale sbagliato, creando un clima di impunità e disincentivando il rispetto delle norme urbanistiche. Molti proprietari di immobili irregolari, infatti, potrebbero essere spinti a rimandare la regolarizzazione, confidando in futuri provvedimenti di clemenza.
La perdita di entrate per gli enti locali, già gravati da scarse risorse, è un altro aspetto critico evidenziato dall'Upb. Le multe e le sanzioni per le irregolarità edilizie rappresentano una voce importante del bilancio comunale, e la loro cancellazione attraverso la rottamazione si traduce in una maggiore difficoltà nel finanziare servizi essenziali per i cittadini.
L'Upb chiede quindi al Governo di rivedere la politica di rottamazione delle cartelle, introducendo criteri più selettivi che distinguano tra debiti di natura diversa e evitando di cancellare sanzioni relative a violazioni gravi, come quelle urbanistiche. È necessario, inoltre, rafforzare i controlli e incentivare la regolarizzazione spontanea degli immobili irregolari, attraverso percorsi più semplici e trasparenti, ma senza alimentare false aspettative di condoni futuri.
In conclusione, l'Upb sottolinea l'urgenza di trovare un equilibrio tra la necessità di sostenere le famiglie in difficoltà e la necessità di garantire la sostenibilità finanziaria degli enti locali e il rispetto delle norme urbanistiche. La strada da percorrere, secondo l'associazione, passa attraverso una maggiore responsabilità dei cittadini e un intervento più mirato ed efficace da parte del Governo.