Salvini: La Consulta giudica la riforma sulle droghe e la guida
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La Corte Costituzionale è chiamata a pronunciarsi sulla riforma voluta dall'ex Ministro dell'Interno Matteo Salvini in materia di guida sotto l'effetto di sostanze stupefacenti. La legge, entrata in vigore nel 2019, ha introdotto modifiche sostanziali al codice della strada, inasprendo le pene per chi si mette al volante dopo aver assunto droghe. Il ricorso alla Consulta mette in discussione alcuni punti chiave della riforma, sollevando dubbi sulla proporzionalità delle sanzioni e sulla tutela dei diritti fondamentali dei cittadini.
Al centro del dibattito ci sono le modalità di accertamento dell'assunzione di sostanze stupefacenti. Le critiche si concentrano sulla permissività concessa all'utilizzo di test rapidi, che potrebbero presentare margini di errore e non garantire sempre la precisione necessaria per una condanna. Le difese degli imputati, infatti, contestano la validità scientifica di questi test, sostenendo che non offrono una prova certa dell'alterazione delle capacità psicofisiche alla guida. La Corte dovrà quindi valutare l'equilibrio tra la necessità di garantire la sicurezza stradale e la garanzia dei diritti degli individui.
La decisione della Consulta avrà un impatto significativo sul sistema giudiziario italiano. Se la Corte dovesse dichiarare l'illegittimità costituzionale di alcuni articoli della legge, si aprirebbe la strada a ricorsi e a revisioni di numerose condanne già emesse. L'esito del giudizio influenzerà anche la politica futura in materia di sicurezza stradale e di lotta contro l'uso di droghe. L'attenzione è massima, sia da parte delle istituzioni che dell'opinione pubblica, in attesa di una sentenza che potrebbe ridisegnare il panorama normativo in questo delicato settore. La sentenza si preannuncia complessa e di grande rilevanza, dato il peso sociale e giuridico della questione. La Corte dovrà ponderare attentamente gli argomenti presentati da entrambe le parti, bilanciando la necessità di deterrenza e la tutela dei diritti individuali.