Sanità FVG in crisi: liste d'attesa infinite e personale demotivato
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Il Difensore civico del Friuli Venezia Giulia lancia un allarme sulla situazione critica del sistema sanitario regionale. Lunghe liste d'attesa e personale medico e sanitario demotivato sono i principali problemi denunciati, creando un'emergenza che rischia di compromettere la qualità delle cure per i cittadini.
Secondo il rapporto del Difensore civico, le attese per visite specialistiche e interventi chirurgici si sono allungate in modo significativo negli ultimi mesi, causando disagi e preoccupazioni tra la popolazione. In alcuni casi, si registrano ritardi di mesi, se non addirittura di anni, per prestazioni essenziali. Questa situazione, oltre a generare stress e ansia nei pazienti, può avere conseguenze negative sulla salute, ritardando diagnosi e terapie tempestive.
La denuncia evidenzia inoltre la grave problematica della demotivazione del personale, un fattore determinante per la qualità del servizio sanitario. Il sovraccarico di lavoro, le scarse risorse e la mancanza di prospettive professionali stanno contribuendo ad un clima di crescente insoddisfazione tra medici, infermieri e altro personale sanitario. Questa situazione di stress e frustrazione si ripercuote inevitabilmente sulla qualità delle cure offerte e sulla capacità del sistema di far fronte all'aumento della domanda.
Il Difensore civico sollecita quindi un intervento urgente da parte delle istituzioni regionali per affrontare queste problematiche strutturali. Sono necessarie misure concrete per ridurre le liste d'attesa, incrementare le risorse umane e migliorare le condizioni di lavoro del personale sanitario, garantendo così un servizio più efficiente ed efficace ai cittadini del Friuli Venezia Giulia. L'obiettivo è quello di ristabilire un sistema sanitario all'altezza delle esigenze della popolazione, offrendo cure di qualità e tempi di attesa ragionevoli.
La situazione richiede un'azione immediata e coordinata, che coinvolga tutte le parti interessate, per evitare un ulteriore deterioramento della sanità regionale e garantire il diritto alla salute di tutti i cittadini.