Spettacolo

Scala: 'L'opera seria' è una parodia?

Il Teatro alla Scala ha inaugurato la sua nuova stagione con "L'opera seria", una produzione che ha suscitato forti reazioni …

Scala: 'L'opera seria' è una parodia?

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Il Teatro alla Scala ha inaugurato la sua nuova stagione con "L'opera seria", una produzione che ha suscitato forti reazioni contrastanti. Mentre alcuni critici hanno lodato l'ambizioso progetto registico, molti altri lo hanno definito una presa in giro, una satira involontaria del genere operistico stesso.

La regia, volutamente eccentrica e irriverente, ha rivisitato in chiave moderna un'opera classica, scelta non specificata, stravolgendone la trama e i personaggi. L'utilizzo di elementi comici, spesso fuori luogo e a tratti grotteschi, ha generato un'atmosfera surreale che ha lasciato molti spettatori perplessi. L'intento di provocare e di ribaltare le convenzioni del teatro lirico tradizionale sembra essere stato raggiunto, ma il risultato è stato tutt'altro che unanimemente apprezzato.

La scelta musicale, invece, ha riscosso consensi più ampi. L'orchestra del Teatro alla Scala, come sempre, ha offerto un'interpretazione di altissimo livello, eseguendo la partitura con maestria e precisione. Tuttavia, anche la qualità dell'esecuzione non è bastata a salvare una produzione giudicata da molti incomprensibile e priva di coesione. L'impressione generale è che l'eccessivo sperimentalismo registico abbia finito per soffocare la potenza espressiva della musica.

Le reazioni del pubblico sono state altrettanto divise. Alcuni spettatori, soprattutto quelli più giovani e abituati a forme artistiche più contemporanee, hanno apprezzato l'audacia e l'originalità della regia. Altri, invece, fedeli al canone tradizionale, si sono sentiti offesi e delusi da ciò che considerano una profanazione del genere operistico.

La polemica suscitata da "L'opera seria" si inserisce in un dibattito più ampio sul ruolo del teatro lirico contemporaneo e sulla sua capacità di attirare un pubblico sempre più vasto e giovane. La produzione alla Scala, con la sua forte carica provocatoria, sicuramente ha contribuito a riaprire questo dibattito, seppur con una modalità controversa.

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