Scienza sotto Trump: ricercatore italiano incerto sul rientro
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Un ricercatore italiano che lavora negli Stati Uniti ha espresso le sue preoccupazioni riguardo all'amministrazione Trump e al suo impatto sulla ricerca scientifica. In un'intervista, ha dichiarato che l'attuale clima politico lo rende incerto sul suo futuro e sulla possibilità di tornare a lavorare a tempo pieno in Italia.
Il ricercatore, che ha preferito rimanere anonimo, ha sottolineato i tagli ai finanziamenti per la ricerca scientifica attuati dall'amministrazione Trump, descrivendoli come un ostacolo significativo per il progresso scientifico. Ha inoltre espresso preoccupazione per la politicizzazione della scienza, evidenziando come le decisioni politiche stiano influenzando sempre più la ricerca, con potenziali ripercussioni negative sull'obiettività e sull'indipendenza degli studi.
"Con Trump allacciamo le cinture", ha affermato il ricercatore, sottolineando la volatilità della situazione politica attuale e l'incertezza che questa genera per il futuro della ricerca. Ha spiegato che la sua esperienza negli Stati Uniti gli ha offerto opportunità di ricerca che in Italia sarebbero state difficilmente raggiungibili, ma che la situazione politica attuale sta rendendo il suo lavoro più complicato e incerto.
Nonostante le difficoltà, il ricercatore ha affermato di non aver ancora preso una decisione definitiva sul suo ritorno in Italia. Ha sottolineato l'importanza del contributo italiano alla ricerca scientifica mondiale e la sua speranza che la situazione politica negli Stati Uniti possa migliorare, aprendo nuove opportunità e un clima di maggiore stabilità per la ricerca scientifica.
La sua situazione riflette quella di molti altri ricercatori italiani che lavorano all'estero, costretti a confrontarsi con dilemmi professionali e personali in un contesto globale in continua evoluzione. La loro scelta tra rimanere all'estero o tornare in Italia dipende da una moltitudine di fattori, tra cui le opportunità di finanziamento, le infrastrutture di ricerca e la stabilità politica.