Scontri a Milano durante la protesta per la Palestina
*
Tensioni e scontri a Milano durante una manifestazione a sostegno della Palestina. Il corteo, partito nel pomeriggio, ha visto la partecipazione di centinaia di manifestanti che hanno espresso la loro solidarietà con il popolo palestinese. L'atmosfera, inizialmente pacifica, è degenerata nel tardo pomeriggio quando alcuni gruppi di manifestanti hanno iniziato a lanciare oggetti contro le forze dell'ordine.
La polizia, per rispondere agli atti di violenza, ha fatto ricorso a cariche e lanci di lacrimogeni. Si sono verificati diversi momenti di forte tensione, con scontri diretti tra manifestanti e agenti. Secondo le prime ricostruzioni, ci sarebbero diversi feriti, sia tra i manifestanti che tra le forze dell'ordine, anche se il numero preciso non è ancora stato reso noto.
La zona interessata dagli scontri è stata temporaneamente bloccata per consentire l'intervento delle forze dell'ordine e riportare la calma. Testimoni oculari hanno raccontato di una situazione estremamente caotica, con lanci di fumogeni, urla e cori a sostegno della Palestina che si alternavano alle sirene delle ambulanze.
Il sindaco di Milano ha rilasciato una breve dichiarazione condannando la violenza da entrambe le parti e assicurando che le indagini per accertare le responsabilità di quanto accaduto sono già in corso. La polizia sta analizzando le immagini riprese dalle telecamere di sorveglianza e sta raccogliendo testimonianze per identificare i responsabili degli atti di violenza. L'episodio solleva ancora una volta il dibattito sulla gestione dell'ordine pubblico durante le manifestazioni e sulla necessità di trovare soluzioni più efficaci per garantire il diritto di protesta senza ricorrere alla violenza.
Le autorità locali hanno invitato la cittadinanza alla calma e alla collaborazione con le forze dell'ordine, garantendo che tutte le misure necessarie sono state e saranno prese per assicurare la sicurezza pubblica. La situazione, seppur ancora tesa, sembra essere sotto controllo nelle ore successive agli scontri.
