Selassié condannata per stalking a Bortuzzo: 1 anno e 8 mesi
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Il Tribunale di Roma ha condannato Lucrezia Selassié a 1 anno e 8 mesi di reclusione per stalking nei confronti del nuotatore paralimpico Alex Zanardi Bortuzzo. La sentenza, emessa oggi, conclude un lungo processo che ha visto la influencer accusata di aver perseguitato Bortuzzo con insistenti messaggi, telefonate e appostamenti, causando un grave disagio alla vittima. La difesa aveva chiesto l'assoluzione, sostenendo l'assenza di prove concrete di un comportamento persecutorio. Tuttavia, il giudice ha ritenuto sufficienti le prove presentate dall'accusa, tra cui testimonianze e messaggi scambiati tra i due. La condanna tiene conto dell'intensità e della durata delle molestie subite da Bortuzzo. La sentenza, sebbene non definitiva, rappresenta un precedente importante nel campo dello stalking, soprattutto quando coinvolge personaggi pubblici. La vicenda ha suscitato un ampio dibattito sui social media, con molti commenti che sottolineano la gravità del reato e la necessità di tutelare le vittime di stalking, indipendentemente dalla loro notorietà. La decisione giudiziaria si basa su una valutazione attenta delle prove, evidenziando l'importanza di contrastare con fermezza comportamenti così invasivi della privacy e della libertà personale. Bortuzzo, in diverse testimonianze, ha descritto l'ansia e il senso di insicurezza vissuti a causa delle azioni di Selassié, sottolineando l'impatto negativo sulla sua vita privata e sul suo percorso di recupero. La condanna di Selassié rappresenta, quindi, un segnale forte contro lo stalking, e un messaggio di speranza per tutte le vittime che spesso trovano difficoltà a denunciare simili episodi. La sentenza non è ancora definitiva ed è possibile un ricorso in appello. L'esito del processo contribuirà ad alimentare il dibattito sulla legislazione in materia di stalking e sulla necessità di strumenti sempre più efficaci per contrastare questo grave reato.
