Sgarbi assolto: Cassazione archivia la querela di Davigo
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La Cassazione ha definivamente archiviato la querela presentata dall'ex magistrato Antonio Davigo nei confronti del critico d'arte Vittorio Sgarbi. La vicenda, che ha tenuto banco per anni, vedeva Davigo accusare Sgarbi di diffamazione a seguito di alcune dichiarazioni pubbliche. Il lungo iter giudiziario si è concluso con l'assoluzione di Sgarbi, confermando la decisione dei giudici di merito.
La querela di Davigo era scaturita da alcune affermazioni di Sgarbi ritenute offensive dall'ex magistrato. Il contenuto preciso delle dichiarazioni che hanno originato la controversia non è stato specificato nei comunicati ufficiali, ma è chiaro che si trattava di parole considerate lesive dell'onore e del prestigio di Davigo. La difesa di Sgarbi ha invece sempre sostenuto che le affermazioni contestate rientravano nel diritto di critica e di espressione, elementi fondamentali in una società democratica.
Il percorso giudiziario ha attraversato diverse fasi, con decisioni contrastanti nei gradi di giudizio inferiori. L'assoluzione in Cassazione, tuttavia, rappresenta la parola definitiva sulla vicenda, chiudendo definitivamente la questione. La sentenza della Suprema Corte ha confermato l'impossibilità di configurare il reato di diffamazione nelle dichiarazioni rilasciate da Sgarbi, rafforzando il principio di libertà di espressione, anche se tagliente e provocatoria, nel dibattito pubblico.
La decisione della Cassazione ha suscitato diverse reazioni nel mondo politico e giudiziario. Alcuni hanno espresso soddisfazione per l'assoluzione di Sgarbi, sottolineando l'importanza della libertà di parola e di critica, altri hanno invece criticato la sentenza, ritenendola un precedente pericoloso per la tutela dell'onore e del buon nome. La vicenda, comunque, pone l'accento sulla complessa relazione tra diritto di critica, libertà di espressione e tutela della reputazione, temi di grande rilevanza in un contesto sociale sempre più polarizzato e caratterizzato da un accesso massiccio alle informazioni e alla loro immediata diffusione.