Sovraffollamento carcerario: 3 metri quadri a testa e record di minori detenuti
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Un nuovo rapporto di Antigone dipinge un quadro allarmante della situazione nelle carceri italiane. Il sovraffollamento, un problema cronico, raggiunge livelli critici, con una media di soli 3 metri quadri a disposizione di ogni detenuto. Questa condizione inumana compromette gravemente le già precarie condizioni di vita all'interno degli istituti penitenziari, incidendo negativamente sulla salute fisica e mentale dei reclusi.
La situazione è ulteriormente aggravata da un record di minori detenuti. Il numero di giovani reclusi è in costante aumento, sollevando serie preoccupazioni sulle implicazioni a lungo termine per la loro riabilitazione e reinserimento sociale. L'esposizione a un ambiente carcerario sovraffollato e degradato, in tenera età, potrebbe avere conseguenze devastanti sulla loro vita futura.
Il report evidenzia la mancanza di risorse adeguate per affrontare questa emergenza. La carenza di personale, la scarsità di spazi dedicati all'educazione e alla riabilitazione, e l'insufficienza di servizi sanitari contribuiscono a creare un circolo vizioso di violenza, disperazione e marginalizzazione. Le condizioni di vita degradanti, inoltre, impediscono l'effettiva attuazione di programmi di risocializzazione, rendendo più difficile il reinserimento dei detenuti nella società dopo aver scontato la pena.
Antigone lancia un appello urgente alle istituzioni, sollecitando l'adozione di misure immediate e concrete per alleviare la situazione. Tra le proposte avanzate figurano l'aumento del numero di posti letto, il miglioramento delle condizioni igienico-sanitarie, l'incremento delle risorse dedicate alle attività riabilitative e l'implementazione di programmi di prevenzione della criminalità minorile. È necessario un intervento risoluto per garantire il rispetto dei diritti umani fondamentali dei detenuti e per favorire un sistema penitenziario più umano ed efficace.