Stalla abusiva a Catania: maxi multa per allevamento illegale
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Un cittadino catanese è stato sanzionato con una maxi multa per aver recinto abusivamente un terreno comunale e creato una stalla illegale. All'interno della struttura, gli agenti hanno trovato un cavallo e un pollaio, in violazione delle normative urbanistiche e sull'allevamento di animali. L'operazione è stata condotta dagli agenti della Polizia Locale di Catania, che hanno riscontrato una serie di irregolarità.
La recinzione del terreno pubblico ha impedito l'accesso libero al'area, sottraendola all'uso pubblico. La costruzione della stalla, realizzata senza le necessarie autorizzazioni, rappresenta una violazione delle normative edilizie e costituisce un abuso edilizio. L'allevamento del cavallo e dei polli all'interno di questa struttura abusiva ha ulteriormente aggravato la situazione, generando problemi igienico-sanitari e di compatibilità ambientale.
Gli agenti hanno proceduto a sequestrare l'area e gli animali, che saranno affidati a una struttura adeguata. Il proprietario della stalla abusiva dovrà ora affrontare non solo la maxi multa, ma anche le spese relative al sequestro e al ripristino dello stato dei luoghi. L'amministrazione comunale ha espresso ferma condanna per questo tipo di comportamento, sottolineando l'importanza del rispetto delle leggi e delle normative urbanistiche. L'episodio evidenzia la necessità di una maggiore vigilanza e di un'azione più incisiva contro le occupazioni abusive del territorio e le attività illegali.
L'amministrazione comunale sta intensificando i controlli per contrastare simili episodi, al fine di tutelare il patrimonio pubblico e garantire la sicurezza e l'igiene del territorio. Il caso della stalla abusiva di Catania rappresenta un monito per tutti coloro che intendono violare le leggi in materia di edilizia e di allevamento animale. L'applicazione della maxi multa rappresenta un segnale chiaro della determinazione delle istituzioni nel far rispettare le normative vigenti e nel perseguire chi commette abusi.