Strage sul lavoro: ancora morti, Landini lancia l'allarme
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Il segretario generale della FIOM-CGIL, Maurizio Landini, torna a denunciare il drammatico numero di morti sul lavoro in Italia. Le ultime tragedie registrate, che portano il tragico bilancio a un livello inaccettabile, hanno acceso i riflettori su un problema cronico che richiede interventi urgenti e decisi. Landini ha definito la situazione una vera e propria strage, sottolineando l'insufficienza delle misure di sicurezza e la mancanza di controlli efficaci nelle aziende.
La precarietà del lavoro e la competizione spietata tra le imprese contribuiscono ad alimentare questo fenomeno, con i lavoratori costretti ad accettare condizioni di impiego pericolose pur di mantenere il posto. Landini ha chiesto a gran voce una maggiore responsabilità da parte delle istituzioni, che devono garantire la sicurezza nei luoghi di lavoro e punire severamente le aziende che violano le norme. Non si tratta solo di numeri, ha affermato, ma di vite umane spezzate, di famiglie distrutte.
Le recenti morti sul lavoro riguardano diversi settori, evidenziando la diffusione del problema in tutto il tessuto produttivo italiano. Sono coinvolti operai, impiegati, professionisti, a dimostrazione che la mancanza di sicurezza non risparmia nessuno. Landini ha ribadito l'importanza di una maggiore formazione e informazione per i lavoratori, nonché di un rafforzamento dei controlli da parte degli organi preposti, per prevenire incidenti e tutelare la vita delle persone.
Oltre alle misure di sicurezza, Landini ha sottolineato la necessità di un cambiamento culturale, che ponga al centro la dignità del lavoro e la tutela dei diritti dei lavoratori. Serve un sistema più giusto ed equo, che non accetti compromessi sulla sicurezza e che ponga fine alla cultura dell'impunità che troppo spesso caratterizza i casi di infortuni sul lavoro. L'obiettivo è quello di creare un ambiente lavorativo sicuro e salutare per tutti, senza distinzioni.
La FIOM-CGIL ha lanciato una campagna di sensibilizzazione per contrastare il fenomeno delle morti sul lavoro, con l'obiettivo di promuovere la cultura della sicurezza e di sollecitare le istituzioni ad adottare misure più efficaci. La lotta per la sicurezza sul lavoro è una battaglia fondamentale per garantire il rispetto dei diritti fondamentali e la tutela della vita umana, una battaglia che richiede impegno costante e un'azione sinergica di tutte le parti in causa. Il silenzio, in questo caso, è complicità, ha concluso Landini.