Strappetti, l'infermiere del Papa, veglia sulla sua salma
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L'infermiere personale di Papa Francesco, Massimiliano Strappetti, è rimasto al fianco del Pontefice anche dopo la sua morte. Strappetti, figura discreta ma di fondamentale importanza nella vita privata del Papa negli ultimi anni, è stato uno dei pochi a potergli stare accanto durante le sue ultime ore. Ora, veglia sulla salma, un gesto che sottolinea il profondo legame di fiducia e affetto che lo univa al Santo Padre.
La presenza di Strappetti in questo momento così delicato è un segno tangibile della profonda devozione e del rapporto personale che andava oltre i doveri professionali. L'infermiere, infatti, non si è limitato ad assistere il Papa dal punto di vista medico, ma è stato anche un punto di riferimento per lui nel corso degli anni, condividendo momenti di vita quotidiana, spesso in completa riservatezza.
La sua presenza accanto alla salma del Papa, in queste ore di lutto e preghiera, è un simbolo potente. Rappresenta la continuità di un servizio dedicato e la fedeltà immutata di un uomo che ha assistito il Pontefice non solo nel corpo, ma anche nello spirito. Il suo silenzio, in questo momento di profonda commozione, parla più di mille parole.
Il ruolo di Strappetti è stato, e continua ad essere, cruciale. La sua competenza medica, ovviamente, è stata fondamentale per la salute del Papa, ma è la sua discrezione e la sua lealtà ad aver costruito un legame profondo di fiducia. In un momento di immensa tristezza per la Chiesa cattolica e per il mondo intero, la figura di Strappetti, silenzioso custode del ricordo del Papa, assume un significato particolare.
Nei prossimi giorni, l'infermiere continuerà a svolgere un ruolo importante nella preparazione delle esequie. La sua presenza, discreta ma significativa, sarà un ulteriore segno di rispetto e di affetto per il Pontefice scomparso, e una testimonianza della profonda dedizione di chi gli è stato vicino fino all'ultimo respiro.