Trapani: Arresti per tumulazioni “low cost”
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Due arresti a Trapani hanno svelato una rete di tumulazioni clandestine condotte a prezzi irrisori, paragonabili al costo di un caffè. L'operazione, condotta dalla Guardia di Finanza, ha portato alla luce un sistema illegale che consentiva di eludere le normative in materia di sepoltura. Le indagini sono partite da segnalazioni anonime che evidenziavano anomalie nel settore funebre trapanese. Gli investigatori hanno scoperto un'organizzazione che gestiva sepolture veloci e a basso costo, sfruttando falle burocratiche e pratiche non conformi alle leggi vigenti. Secondo le ricostruzioni, i responsabili avrebbero omesso procedure fondamentali, come la corretta registrazione delle salme e il rispetto delle norme igienico-sanitarie, per massimizzare i profitti. Le tumulazioni venivano effettuate in modo frettoloso e senza le dovute autorizzazioni, mettendo a rischio la salute pubblica e la dignità dei defunti. L'operazione ha portato al sequestro di documentazione compromettente e al fermo di due persone ritenute responsabili dell'organizzazione criminale. Ora sono in corso ulteriori indagini per accertare l'esistenza di eventuali complici e l'entità del danno economico prodotto dall'attività illegale. Il sindaco di Trapani ha espresso la propria condanna per i fatti accaduti e ha garantito la massima collaborazione con le autorità per contrastare simili attività criminali. L'inchiesta lancia un allarme sulla necessità di rafforzare i controlli nel settore funebre e di contrastare il proliferare di attività illegali che mettono a rischio la salute pubblica e la correttezza delle procedure amministrative. La magistratura è impegnata nell'accertamento delle responsabilità e nell'individuazione delle eventuali vittime di questa condotta illegale. La vicenda ha scosso profondamente la comunità trapanese, sollevando interrogativi sulla trasparenza e sull'efficacia dei controlli nel settore dei servizi funebri.