Religione

Treviso: Vescovo ricorda Francesco nella Via Crucis: "Non volgiamo lo sguardo"

Il vescovo di Treviso ha guidato una toccante Via Crucis in memoria di Francesco, lanciando un appello accorato alla comunità. …

Treviso: Vescovo ricorda Francesco nella Via Crucis: "Non volgiamo lo sguardo"

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Il vescovo di Treviso ha guidato una toccante Via Crucis in memoria di Francesco, lanciando un appello accorato alla comunità.

Durante la processione, caratterizzata da una profonda spiritualità e partecipazione popolare, il vescovo ha ribadito l'importanza di ricordare il lascito di Francesco e di impegnarsi attivamente per i più deboli e bisognosi. La scelta della Via Crucis come cornice per questo evento non è casuale. Le stazioni della Via Crucis, che ripercorrono la sofferenza di Cristo, sono state utilizzate come metafora per le sofferenze di quanti oggi si trovano in difficoltà, richiamando l'attenzione sulla necessità di solidarietà e impegno concreto.

L'appello più significativo è stato quello rivolto a non volgere lo sguardo dall'altra parte di fronte alle ingiustizie e alle difficoltà. Il vescovo ha esortato i presenti a farsi carico del prossimo, a combattere l'indifferenza e a promuovere una cultura di pace e di giustizia sociale, ispirandosi all'esempio di Francesco e ai suoi valori di umiltà, carità e amore per i poveri.

La processione si è svolta in un clima di profonda raccoglimento e preghiera, con numerosi fedeli che hanno partecipato con commozione e partecipazione. La Via Crucis, oltre al suo significato religioso, ha rappresentato un momento di riflessione importante per la città, un invito a ripensare il proprio ruolo all'interno della comunità e a impegnarsi per costruire un mondo più giusto ed equo, un mondo più simile a quello che Francesco sognava. L'evento ha ulteriormente rafforzato la sensibilità della comunità trevigiana alle tematiche sociali e alla necessità di una maggiore attenzione verso i più fragili.

La cerimonia si è conclusa con una benedizione finale e un invito alla perseveranza nella fede e nella carità. L'eco dell'appello del vescovo a non girare lo sguardo dall'altra parte proseguirà nella vita della comunità di Treviso, come un invito continuo a compiere azioni concrete di solidarietà e di amore verso il prossimo.

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