Trump congela dazi: tregua di 90 giorni
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L'amministrazione Trump ha annunciato un congelamento di 90 giorni sui dazi previsti sulle importazioni cinesi. La decisione, comunicata direttamente dal presidente, arriva dopo settimane di intense trattative commerciali tra Washington e Pechino. Questa tregua temporanea è stata accolta con favore dal vicepresidente della Commissione Europea, Antonio Tajani, che l'ha definita una "pausa positiva".
La sospensione dei dazi, che avrebbe interessato beni per un valore di centinaia di miliardi di dollari, offre un respiro alle aziende di entrambi i paesi, alle prese con l'incertezza generata dalla guerra commerciale. L'amministrazione Trump ha giustificato la decisione con la volontà di creare spazio per ulteriori negoziazioni e raggiungere un accordo commerciale più ampio e duraturo. L'obiettivo dichiarato è quello di affrontare le questioni di proprietà intellettuale, sussidi di stato e accesso al mercato cinese.
Sebbene la tregua sia stata accolta con un certo ottimismo, molti analisti restano cauti. I 90 giorni rappresentano un lasso di tempo limitato, e non è garantito che si possa raggiungere un accordo entro la scadenza. Resta da vedere se la Cina accetterà le richieste degli Stati Uniti e se le due parti riusciranno a superare le profonde divergenze commerciali che le separano. La volatilità dei mercati finanziari potrebbe rimanere alta fino alla conclusione del periodo di trattative.
Tajani, commentando la decisione di Trump, ha sottolineato l'importanza di una soluzione negoziata alla disputa commerciale. Ha inoltre ribadito l'impegno dell'Unione Europea a favore del libero scambio e di un sistema commerciale multilaterale basato su regole. La sua dichiarazione sottolinea il respiro di sollievo che permea anche l'Europa, preoccupata per le conseguenze di una guerra commerciale prolungata.
In definitiva, i prossimi 90 giorni saranno cruciali per il futuro delle relazioni commerciali tra Stati Uniti e Cina. Il successo delle trattative dipenderà dalla capacità delle due parti di trovare un terreno comune e di raggiungere un accordo che soddisfi le preoccupazioni di entrambi i paesi. La pressione per un accordo è alta, non solo per le due economie coinvolte, ma per l'intera economia globale.