Udine: Ancora caos ZTL, un anno dopo l'area pedonale?
U
Un anno dopo l'implementazione della ZTL e dell'area pedonale nel centro di Udine, la situazione rimane incerta. Commercianti e residenti esprimono ancora perplessità sull'assetto definitivo, lamentando disagi e mancanza di chiarezza. La convivenza tra pedoni, veicoli autorizzati e mezzi di trasporto pubblico sembra ancora non aver trovato un equilibrio ottimale.
Le critiche si concentrano sulla gestione del traffico, con segnalazioni di difficoltà di accesso per chi deve effettuare consegne o raggiungere i negozi. Alcuni commercianti riportano una diminuzione del fatturato, attribuendo il calo alla minore accessibilità del centro storico. La mancanza di parcheggi nelle vicinanze rappresenta un ulteriore problema, scoraggiando molti a recarsi nel cuore della città.
L'amministrazione comunale, dal canto suo, sottolinea gli sforzi compiuti per migliorare la vivibilità del centro, evidenziando l'aumento del numero di pedoni e la maggiore qualità della vita. Sono state implementate nuove segnaletiche e modifiche alla viabilità, ma queste misure sembrano non aver completamente risolto le problematiche evidenziate dai cittadini.
Il dibattito sulla sostenibilità e sulla necessità di ridurre il traffico veicolare nel centro storico rimane aperto. L'amministrazione sta valutando l'ipotesi di ulteriori interventi per ottimizzare il sistema, ma al momento non è stata ancora definita una soluzione definitiva. L'obiettivo è quello di trovare un equilibrio tra le esigenze dei commercianti, dei residenti e dei turisti, garantendo al contempo la salvaguardia del patrimonio storico e artistico della città.
Intanto, la discussione prosegue, lasciando il centro di Udine in attesa di un assetto definitivo che riesca a conciliare le esigenze di tutti gli attori coinvolti. La sperimentazione continua e l'auspicio è che si riesca a trovare una formula vincente nel breve periodo, evitando che il cuore pulsante di Udine rimanga ostaggio di un dibattito che dura ormai da troppo tempo.
