Ue condanna Israele: stop al piano su Gaza e sblocco aiuti
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La situazione a Gaza continua ad essere critica, con la guerra che infuria e una crescente crisi umanitaria. L'Unione Europea ha espresso forte preoccupazione, chiedendo a Israele di ritirare immediatamente il suo piano per la Striscia di Gaza e di sbloccare gli aiuti umanitari bloccati. La dichiarazione dell'Ue arriva in seguito alle crescenti tensioni e alle pesanti perdite civili registrate negli ultimi giorni. Bruxelles sottolinea la necessità di un cessate il fuoco immediato e l'importanza di garantire la protezione dei civili, denunciando le violazioni del diritto internazionale umanitario. L'Ue ha ribadito il suo impegno a favore di una soluzione a due Stati, basata sulle frontiere del 1967, con Gerusalemme come capitale di entrambi gli Stati. La richiesta di ritiro del piano israeliano riguarda proposte ritenute inaccettabili dalla comunità internazionale, in quanto potrebbero aggravare ulteriormente la situazione già precaria a Gaza. L'Unione Europea ha inoltre espresso la sua disponibilità a fornire assistenza umanitaria e sostegno per la ricostruzione di Gaza, una volta che la situazione lo permetterà. Tuttavia, l'Ue insiste sulla necessità di garantire che gli aiuti raggiungano effettivamente la popolazione bisognosa, senza essere ostacolati da misure restrittive. La pressione internazionale su Israele continua a crescere, con molti paesi che chiedono un cessate il fuoco immediato e un impegno concreto per la risoluzione pacifica del conflitto. L'Ue ha invitato tutte le parti coinvolte a rispettare il diritto internazionale e a impegnarsi nel dialogo per trovare una soluzione duratura e giusta alla crisi. La situazione rimane molto delicata e le conseguenze umanitarie sono devastanti. La comunità internazionale è chiamata a intervenire con urgenza per evitare una ulteriore escalation del conflitto e per garantire la sicurezza e il benessere della popolazione civile di Gaza. Il blocco degli aiuti, secondo l'Ue, è gravemente inaccettabile, rappresentando un ulteriore ostacolo alla già difficile situazione umanitaria. La richiesta di ritiro del piano rappresenta un segnale forte di condanna delle azioni israeliane. La crisi richiede una risposta immediata e coordinata della comunità internazionale per evitare una catastrofe umanitaria.
