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Ultima Generazione blocca la Galleria di Milano: pioggia di volantini

Un nuovo blitz di Ultima Generazione ha paralizzato per ore il traffico nella Galleria Vittorio Emanuele II a Milano. Membri …

Ultima Generazione blocca la Galleria di Milano: pioggia di volantini

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Un nuovo blitz di Ultima Generazione ha paralizzato per ore il traffico nella Galleria Vittorio Emanuele II a Milano. Membri del collettivo ambientalista hanno lanciato volantini e materiale informativo al suolo, creando disagi e rallentamenti per i passanti e i veicoli. L'azione, durata circa un'ora, è stata condotta in pieno giorno, causando sosta forzata per numerosi automobilisti e turisti.

Secondo quanto riferito da testimoni, i manifestanti hanno urlato slogan contro il Governo e le politiche energetiche italiane, chiedendo una transizione ecologica immediata e la fine delle fonti fossili. La polizia è intervenuta rapidamente sul posto, identificando i partecipanti e spostando i volantini sparsi per la Galleria. Nessun arresto è stato segnalato immediatamente, ma sono in corso accertamenti per valutare eventuali reati commessi.

L'azione di Ultima Generazione, mirata a creare consapevolezza sull'emergenza climatica, ha sollevato un dibattito acceso sui social media. Mentre alcuni utenti esprimono solidarietà alla causa degli attivisti, altri criticano i disagi creati al traffico e alle attività commerciali della zona. La Galleria Vittorio Emanuele II, un simbolo di Milano e meta turistica di primaria importanza, ha subito un impatto significativo a causa del blitz.

Negli ultimi mesi, Ultima Generazione ha organizzato numerose proteste simili in diverse città italiane, puntando a interrompere le attività quotidiane per portare l'attenzione pubblica sui cambiamenti climatici e la necessità di un'azione politica decisa. Le azioni del collettivo, pur essendo spesso contestate, continuano a generare un'ampia discussione sulla questione ambientale e sulle modalità più efficaci per affrontare l'emergenza climatica. Le autorità stanno valutando la possibilità di adottare misure più incisive per prevenire azioni simili in futuro, senza però ledere il diritto di manifestare.

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