Ultima Generazione colpisce Cracco: 12 denunciati
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Un blitz del gruppo ambientalista Ultima Generazione ha preso di mira il ristorante di Carlo Cracco a Milano. Dodici attivisti sono stati denunciati dalle forze dell'ordine dopo aver interrotto il servizio e lanciato strumenti di protesta, creando disagi ai clienti e allo staff. L'azione, rivendicata attraverso i social media del collettivo, mirava a sensibilizzare l'opinione pubblica sui cambiamenti climatici e sulla necessità di interrompere immediatamente l'uso di combustibili fossili.
Gli attivisti, secondo quanto riferito dalle forze dell'ordine, sono entrati nel locale durante il servizio serale e hanno proiettato slogan contro il consumo di carne e l'utilizzo dei prodotti di origine animale, accusando il settore della ristorazione di contribuire all'emergenza climatica. Il personale del ristorante ha cercato di intervenire, ma gli attivisti si sono rifiutati di lasciare il locale. La situazione è stata risolta solo con l'intervento della polizia, che ha proceduto all'identificazione e alla denuncia dei 12 partecipanti all'azione di protesta.
Il ristorante di Cracco è stato oggetto di simili proteste in passato, ma questa azione sembra aver avuto un impatto più significativo sulla clientela. Le conseguenze per il locale in termini di immagine e di perdite economiche sono ancora da valutare. L'episodio riapre il dibattito sulle modalità di protesta utilizzate dai gruppi ambientalisti, tra chi ne condanna il metodo disruptivo e chi ne apprezza l'efficacia nel far emergere un problema di portata globale. Ultima Generazione, nel suo comunicato stampa, ha ribadito la necessità di un'azione immediata e radicale per contrastare la crisi climatica, aggiungendo che azioni simili potrebbero ripetersi in futuro, puntando a luoghi simbolo del consumo e dell'inquinamento.
La vicenda ha suscitato un ampio dibattito sui social media, con opinioni contrastanti sul metodo utilizzato da Ultima Generazione. Molti utenti hanno espresso solidarietà agli attivisti, sottolineando l'urgenza della questione climatica, mentre altri hanno criticato la scelta di interrompere il servizio di un ristorante, ritenendola eccessiva e dannosa. Il caso Cracco mette ancora una volta al centro dell'attenzione la difficoltà di conciliare la lotta per il clima con il rispetto della legalità e delle attività economiche.