Economia

Unicredit sfida il Governo sul Banco BPM

Unicredit si prepara a una battaglia legale contro il Governo italiano riguardo l'applicazione del golden power su Banco BPM. La …

Unicredit sfida il Governo sul Banco BPM

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Unicredit si prepara a una battaglia legale contro il Governo italiano riguardo l'applicazione del golden power su Banco BPM. La banca, azionista di rilievo dell'istituto bancario bresciano, ritiene illegittimo l'intervento governativo che limita le sue possibilità di investimento e di influenza strategica. La controversia si incentra sull'applicazione del decreto legge che permette al Governo di bloccare o limitare le operazioni estere su aziende strategiche per la sicurezza nazionale. Unicredit contesta la legittimità dell'applicazione di questo decreto nel caso specifico di Banco BPM, sostenendo che non sussistono ragioni di sicurezza nazionale che giustifichino tale intervento.

Secondo fonti vicine alla banca, Unicredit considera l'utilizzo del golden power in questo contesto sproporzionato e lesivo della libera concorrenza. Si teme che questo intervento possa creare un precedente pericoloso, limitando gli investimenti stranieri in Italia e creando un clima di incertezza per il mercato. La banca sta valutando tutte le opzioni legali disponibili per difendere i propri interessi e contestare la decisione governativa. Si prevede una battaglia legale complessa e di lunga durata, con possibili ripercussioni significative sul sistema finanziario italiano.

L'applicazione del golden power è un tema molto dibattuto in Italia, con diverse imprese che hanno espresso preoccupazioni riguardo al suo impatto sull'attrattività degli investimenti. Alcuni esperti legali sostengono che il decreto necessita di una maggiore chiarezza e di criteri più precisi per la sua applicazione, per evitare abusi e garantire la certezza del diritto. La controversia tra Unicredit e il Governo potrebbe contribuire a riaprire il dibattito sull'utilizzo del golden power e sulla sua compatibilità con le norme europee sulla libera concorrenza. Il caso potrebbe avere un impatto significativo sulle future decisioni del governo in materia di controllo delle aziende strategiche, oltre che sulla fiducia degli investitori internazionali nel sistema economico italiano. L'esito del contenzioso potrebbe stabilire un importante precedente giuridico per futuri casi simili. Unicredit ha ribadito il proprio impegno nel mercato italiano e la sua fiducia nel potenziale di Banco BPM, ma ha sottolineato la necessità di un quadro normativo chiaro e prevedibile per garantire la stabilità e la crescita del sistema finanziario.

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