Valditara critica la pedagogia permissiva: 'Giovani disorientati e scrittura come grido'
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Il Ministro dell'Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, ha lanciato una dura critica alla pedagogia contemporanea, evidenziando una preoccupante carenza di conoscenze geografiche di base tra i giovani. Durante un intervento pubblico, Valditara ha sottolineato come molti studenti non sappiano collocare il fiume Po sulla mappa italiana, un dato che rivela, a suo dire, una grave lacuna formativa.
"È inaccettabile", ha affermato il Ministro, "che tanti giovani, cittadini del nostro Paese, non conoscano la geografia fondamentale della propria nazione. Questo dimostra una mancanza di radicamento territoriale e una perdita di senso di appartenenza. Dobbiamo interrogarci sulle cause di questa carenza e lavorare per porvi rimedio."
Valditara ha poi esteso la sua critica al metodo di insegnamento, analizzando la scrittura come strumento di espressione: "Il corsivo è la scrittura di chi riflette, lo stampatello quella di chi urla. Questa distinzione, apparentemente banale, riflette un modo diverso di approcciarsi alla conoscenza, di elaborare il pensiero. L'abbandono del corsivo, a favore di una scrittura più rapida e sbrigativa, potrebbe essere un sintomo di una pedagogia che privilegia la velocità alla profondità di analisi."
Il Ministro ha concluso il suo intervento con un appello netto: "Basta con la pedagogia della deresponsabilizzazione. Dobbiamo tornare a un'educazione che promuova lo studio, la riflessione, la conoscenza profonda e il senso critico. I giovani devono essere responsabilizzati, non protetti da ogni sfida intellettuale. La scuola deve essere un luogo di crescita, di formazione del pensiero, non solo di mera trasmissione di informazioni."